Entra nel vivo l'Europeo Indoor di Belgrado. Ieri, seconda giornata di gare, oggi ultimi colpi continentali. Prestazioni di assoluto livello, atleti di primo piano alla ribalta. Il peso maschile offre la gara più interessante, in cinque oltre i 21 metri, il primo, Bukowiecki, a un passo dai 22. Il polacco lancia a 21.97 e regola Stanek - 21.43 PB - e soprattutto Storl. Nell'alto donne, cade la grande Beitia. La spagnola non trova le giuste sensazioni e si ferma ad un ordinario 1.94. Argento per lei, oro per la Palsyte. La lituana si pone in testa alle liste europee con il suo 2.01.
Laura Muir completa la sua prima gara e si mette al collo il metallo più pregiato. Nei 1500, la britannica, favorita con margine, non trova opposizione. A mettere un po' di pepe sulla prova, la tedesca Klosterhalen, seconda con il personale in 4'04"45. 4'02"39, record dei campionati, per la Muir. Floria Guei si prende invece i 400. Dopo il rischio squalifica, la francese corre in 51"90 l'atto ultimo e anticipa Hejnova e Swiety, solo quinta la Sprunger. Nella medesima gara, al maschile, assolo di Maslak, 45"77, con Omelko e Bonevacia - record nazionale, 46"26 - a completare il podio.
Lewandowski si conferma splendido interprete di gara tattica, uomo da finale. Il polacco vince i 1500 - 3'44"82 - con Bouih ottavo. Rammarico azzurro nel lungo. Randazzo si ferma a modesta misura - 7.77 - per l'oro basta un normale 8.08. Coglie l'occasione l'albanese Smajlaj. La Stefanidi rispetta le attese e domina l'asta. La greca supera i 4.85, poi prova, senza fortuna, i 4.91. La tedesca Gierisch - 14.37 - è la prima donna del triplo.
Completano il quadro i 60 piani maschili. Kilty - 6"54 - brucia Volko e Hamilton. Tumi si arrende in semifinale. Si riparte quest'oggi per le ultime gare, appuntamento alle 13.30.