Genzebe Dibaba - fresca di una mirabolante prestazione sui 2000, con annesso record del mondo - si presenta a Torun per rifinire il suo limite sui 1500. La Copernicus Cup non regala però ulteriore gioia alla meravigliosa etiope. In Polonia, infatti, Genzebe paga un passo non esaltante nella prima porzione di gara e a nulla serve la scossa finale. Il cronometro sottolinea comunque la bontà della prova, 3'58"80 per la Dibaba, prestazione che va ad iscriversi tra le migliori di sempre, distante però dalla Dibaba da primato. Nella medesima distanza, al maschile, è successo keniano, con Birgen bravo ad imporsi in 3'37"63. A spezzare il monologo africano è Lewandowski. Il polacco si infila tra tre keniani e si prende un'ottima seconda piazza.
La serata di atletica regala diversi riscontri interessanti. La velocità incorona Baker e Pierre. Il primo - americano classe '93 - brucia la concorrenza sui 60 e stampa un favoloso 6"46, rifilando un decimo al britannico Ujah. La seconda, di contro, fatica non poco per piegare, sempre sui 60, la Okparaebo. La Pierre fissa in semifinale la miglior prestazione mondiale - 7"11 - ma peggiora leggermente nell'atto conclusivo - 7"13 - e deve attendere l'esito del fotofinish per esultare.
Taplin - sui 400 - regge il passo di Maslak e lo beffa sulla retta d'arrivo - 45"59 per il vincitore - mentre è doppietta polacca al femminile, con la Baumgart a precedere la Wiety. Terza l'istrionica Little. Continua il dominio della Jozwik negli 800. L'atleta di casa sfrutta il ritmo della connazionale Ankiewicz per demolire la concorrenza e lanciarsi verso un risultato importante. Sfonda la barriera dei due minuti, ancora una volta, e chiude in 1'59"29. Dietro di lei la Hinriksdottir. Kipkoech - 1'46"34 - spegne invece, al maschile, Kszczot, sempre temibile in questo contesto.
I 60hs premiano un Ortega perfetto. Lo spagnolo produce un'azione potente e continua, preciso nell'esercizio tecnico guadagna terreno e termina in 7"48. Tempo di spessore mondiale. La croata Ivancevic, tra le donne, firma il crono di riferimento, 7"96.
I concorsi non offrono particolari spunti. Nell'alto U si impone Bednarek - 2.27 - mentre la Buchler conquista l'asta D con 4.60. Infine, nel triplo, sorriso Jagaciak, 13.97.