Squilli d'atletica. A Karlsruhe - tappa del World Iaaf Indoor Tour - riscontri di primissimo livello. Kendra Harrison, la primatista mondiale dei 100hs - si dimostra straordinaria anche su distanza ridotta. In Germania, sui 60hs, vola in 7.76, avvicinando il tempo dello scorso anno e anticipando nettamente la Roleder. Al maschile, invece, è il britannico Andrew Pozzi a dominare la concorrenza. Un progresso continuo, inesorabile. Pozzi sfonda la barriera dei 7.50 e si impone in 7.44, rifilando 15 centesimi ad Ortega. A regolare le maggiori emozioni sono però i 3000, al femminile. Laura Muir sfrutta il treno designato e allunga poi la falcata nei 1000 finali, quando sulle sue code resta solo la Obiri. Una progressione mirabile che conduce al record europeo al coperto e alla quinta prestazione indoor di sempre. 8:26.41, un avvio stupefacente che annuncia grandi cose nei mesi a venire.
La polacca Jozwik si conferma - in queste prime uscite dell'anno - riferimento certo sugli 800. Seconda vittoria nel giro di pochi giorni. A Karlsruhe, chiude davanti con un impetuoso finale. 2.01:26, seconda è la Buchel, terza e staccata la Arzamasova. Sowinski, invece, si aggiudica la medesima prova al maschile (1:46.80). Nei 1500, festival keniano, quattro nelle prime quattro posizioni. La soluzione sulla linea del traguardo, 2 centesimi dividono Kiplagat e Manangoi, ad esultare è il primo in 3:38.51.
Interessante anche l'evoluzione dei concorsi. Il bielorusso Seliverstau scollina oltre i 2.30 e conquista l'alto, mentre nel lungo è Mokoena l'unico ad approdare oltre gli 8 metri. 8.05 per il sudafricano. La Ryzih - 4.67 - vince l'asta donne, mentre la Schwanitz si prende una rivincita e nel peso - 18.41 - supera la Marton.