La grande atletica fa tappa a Losanna, quart'ultima fermata della Diamond League edizione 2016. Nell'aria, tossine olimpiche, la rassegna a cinque cerchi è in archivio da pochi giorni. La fermata nel tempio svizzero è occasione, per molti, di riscatto. Non poche sorprese al sole di Rio, campioni a terra, "meteore" ad accarezzare il cielo. La magia dello sport. Le energie, a un passo dal tramonto di stagione, sono al lumicino, ma la voglia di rivalsa può cancellare le fatiche di un'annata estenuante. Conferenza stampa ricca nella giornata di ieri, il sorriso della Ibarguen, la voce decisa di Lavillenie, una parata di stelle. Oggi, parola alla pista.
Si apre nel tardo pomeriggio - alle 18 - con il disco maschile. Manca il campione olimpico, Christoph Harting, c'è il fratello Robert, principale sfidante del polacco Malachowski, beffato a un passo dall'oro in Brasile. Incerta si presenta invece la prova del giavellotto femminile. Manca un'atleta in grado di elevarsi al di sopra delle altre. Palameika, Spotakova, Viljoen, Khaladovich, quartetto da vittoria. Nel peso, poltrona per tre. L'americana Carter, parziale sorpresa a Rio, attende l'attacco di Adams e Schwanitz. Nel triplo femminile, senza la Rojas, compito sulla carta agevole per la fuoriclasse Caterine Ibarguen.
A proposito di Lavillenie, la gara con l'Asta non vede al via Thiago Braz da Silva - 6.03 e titolo tra le mura di casa all'Olimpiade - ma non mancano le insidie per il transalpino. Kendricks il principale antagonista.
La prima gara di corsa - i 3.000 donne - porta alla ribalta l'elegante talento di Genzebe Dibaba. Non una stagione facile per la sorella di Tirunesh, problemi fisici ed extra-campo, poi l'argento olimpico, con un'inattesa sconfitta sui 1500. Questa sera, sulla doppia distanza, duello con la folta pattuglia keniana.
L'Alto maschile - senza i tre azzurri - presenta il consueto cast di primo piano. Barshim, Bondarenko, l'americano Kynard, il britannico Grabarz, si accarezzano i 2.40.
Senza Bolt e Gatlin, nella gara regina, i 100 metri, spazio al vecchio Powell, con l'eterno Collins ai blocchi di partenza. Al femminile, c'è invece la prima donna della velocità, Elaine Thompson (Ta Lou e Campbell per il podio).
Nei 100hs, torna in pista la primatista mondiale, K.Harrison, assente a Rio dopo la mancata qualificazione ai Trials, con lei le connazionali Stowers, Nelvis e Harper. Al maschile, sui 110hs, tris francese (Bascou, Belocian, Martinot Lagarde) ad accompagnare Ortega, il favorito McLeod e il possente Oliver.
Manca Caster Semenya sugli 800, duello quindi tra Niyonsaba e Wambui, con Buchel e Sharp a guidare il vecchio continente. Nei 400 - privi di Van Niekerk e James - Merritt cerca vittoria e buon riscontro. Altro assente illustre è C.Kipruto. Non mancano però valide alternative nei 3000 siepi. Favorito Birech, già a 8'03 in stagione. Sui 1000, Kiprop all'assalto di Centrowitz, mentre nei 400hs donne passerella per la Muhammad, la più forte nel 2016 e a Rio.
A completare il quadro, il lungo femminile - Spanovic-Bartoletta - e i 200 maschili.