Il meeting di Szekesfehervar, in Ungheria, raccoglie diversi personaggi di spicco dell'Atletica mondiale e regala prestazioni di primo piano in ottica Rio. Asafa Powell torna a correre forte i 100 e sfonda la barriera dei 10"00. Il suo 9"92 non basta però per la vittoria, si impone infatti il sudafricano Simbine, 9"89 e primato nazionale. Simbine replica poi nei 200, in 20"17.
Kirani James svolge il suo compito sul giro di pista senza eccessi. James non spinge a tutta e termina la prova in 44"60, nettamente davanti all'americano McQuay. In Brasile, per l'oro, è corsa a tre con Van Niekerk e Merritt. Da applausi la condotta di David Rudisha. Sugli 800, il keniano impone la consueta eleganza, sgrana il gruppo e fissa la miglior prestazione del 2016. 1'43"35, un bel biglietto da visita in una prova che vede diversi atleti sulla stessa linea in chiave olimpica.
Fajdek lancia il martello a 81.11, nell'Alto si rivede ad altissimo livello Thomas. 2.37, 2 cm meglio dell'ucraino Bondarenko.
Al femminile - con vento oltre il limite - 10"92 della nigeriana Okagbare sui 100 (Ta Lou 10"95), 22"52 sui 200 dell'eterna Campbell Brown. La Niyonsaba si aggiudica gli 800 - 1'59"84 - mentre l'azzurra Cattaneo chiude in 13"34 (seconda posizione) la seconda serie dei 100 hs.
Nel lungo 6.80 di Tianna Bartoletta, nel peso ottimo 20.19 della neozelandese Adams, a conferma della prestazione di Montecarlo.