Cala il tramonto a Eugene, sede dei Trials americani di atletica leggera. Ultima giornata di gare, spettacolo e sorprese, gioie e delusioni. Allyson Felix - aldilà della regale recita sui 400 - conferma condizione non eccelsa e soffre sui 200. La fuoriclasse a stelle e strisce lotta metro dopo metro, ma non ha la brillantezza dei giorni migliori e al traguardo è solo quarta. Un centesimo divide la Felix dalla Prandini, un centesimo divide Allyson dalla terza posizione, fondamentale in ottica olimpica. Vince Torie Bowie, 22"25.
Non ha rivali, nell'Alto, Kynard. 2.29 alla prima prova, poi asticella a 2.35, arrivano tre errori, ma l'americano è nella lista dei papabili favoriti per l'appuntamento a cinque cerchi. Dalilah Muhammad regala la miglior performance di giornata. Nei 400 hs, infrange la barriera dei 53"00 e avvicina il mondiale della Pechonkina. 52"88 per lei, terza è la sedicenne McLaughlin, 54"15. Nella medesima prova, al maschile, titolo a Clement, 48"50, poi Robinson e Tinsley.
Il mezzofondo premia Simpson e Centrowitz. Jenny - sui 1500 - mostra la consueta sagacia tattica e si impone nel finale sulla Rowbury, mentre Centrowitz - 3'34"09 - supera Andrews e Blankenship, con Manzano solo quarto e fuori dall'Olimpiade.
Completano il quadro i 5000 femminili. Molly Huddle non sbaglia, con un assolo nell'ultimo giro stacca la Houlihan e vince la prova. 15'05"01 il crono.