L'Italia completa la sua campagna europea con una medaglia dolce, di squadra. 4x400 al femminile, in pista Chigbolu, Spacca, Bazzoni e Grenot. La prima frazione, ottima, della Chigbolu mantiene la formazione italiana nelle posizioni di testa, ma nella fase centrale di corsa la nostra nazionale paga dazio e all'ultimo cambio il podio è lontano. La Grenot incita una Bazzoni esausta, prende il testimone e parte. Libania non spinge a tutta, resta composta e cede la scena ad altre. Il cambio prima dell'ultima curva, il rettilineo è della Grenot, il rettilineo è azzurro. Davanti, Gran Bretagna e Francia, l'Italia è terza, 3'27"49, con sorpasso a Polonia e Germania.  

Si tratta dell'unica soddisfazione di giornata in staffetta, perché le due gare a squadre veloci - 4x100 - non regalano granchè. I cambi non sono perfetti e l'Italia chiude nelle retrovie sia al maschile che al femminile. Dafne Schippers spezza la gara in seconda frazione e porta l'Olanda all'oro e al record nazionale tra le donne - 42"04 - con Siragusa, Hooper, Amidei e Alloh ottave in 43"57, mentre tra gli uomini il sigillo è della Gran Bretagna, 38"17. Il quartetto composto da Ferraro - Cattaneo - Manenti - Tortu non trova il crono olimpico. 38"69, non basta. 

Italia invece assente nella 4x400 maschile. Vince il Belgio dei fratelli Borlée, poi Polonia e Gran Bretagna. 

In ottica azzurra, da segnalare il grande quarto posto della Folorunso nei 400 hs. Ayomide corre al risparmio i primi 100 metri, poi cambia, in modo improvviso, e attacca decisa. Si presenta sul rettilineo in corsa per le medaglie e chiude quarta, col personale. 55"50, splendida impressione. Titolo alla Petersen - 55"12 - argento Linkiewicz, solo bronzo per la Sprunger. 

Giordano Benedetti termina in ultima posizione negli 800. Vittoria per il polacco Kszczot, davanti al connazionale Lewandowski. Kszczot - 1'45"18 -sorprende la concorrenza e allunga prima dell'ultimo curvone. In ritardo la reazione altrui, terzo è a sorpresa Giles, fuori dal podio Tuka e Bosse. 

Fajdek domina il martello. 80.93, sei lanci di straordinario livello. Secondo è Tikhon, undicesimo Lingua. L'azzurro apre con 70.00, poi due nulli, grande rammarico nelle sue parole al termine. Storl non sbaglia nel peso. Il tedesco lancia a 21.31 e regola il polacco Haratyk, 21.19. 

La Derkach non riesce ad entrare nelle migliori otto nel triplo per giocarsi gli ultimi salti. 13.89, poi un nullo di alta qualità. Decima al termine l'azzurra. Gara di buon livello, vince la portoghese Mamona col record nazionale, 14.58. 

Nei 3000 siepi D, assolo tedesco. L'albanese Gega resta in scia fino a un giro e mezzo dal termine, poi deve arrendersi all'incedere della Krause. 9'18"85, miglior tempo dell'anno in Europa. 

A completare il quadro 5000 U e 1500 D. Incredibile epilogo sui 5000, con quattro atleti in un centesimo. Doppietta spagnola - Fifa - Mechaal - bronzo Ringer. Di legno H.Ingebrigtsen. Nei 1500, invece, gara molto lenta e strappo secco nei 500 finali. La Hassan prende in mano la corsa, ma sulla retta d'arrivo cede alla Cichocka (4'33"00). Undicesima la Magnani.