Diverse finali nel tardo pomeriggio di ieri. Yasemin Can si conferma regina del mezzofondo europeo e domina - senza particolari problemi - anche i 5000. 15'18"15, alle sue spalle la svedese Bahta e la britannica Twell.
Due francesi sul podio nei 110 hs. Vince il più quotato, Bascou, con 13"25, terzo è Belocian. Tra i due si inserisce Baji, 13"28, record nazionale ungherese. Fuori in semifinale i tre azzurri, Fofana corre in 13"52 - primato personale - Abate in 13"54, più lento Perini, 13"79.
Il fenomenale Malachowski mette tutti in riga nel disco. Il polacco lancia a 67.06, precedendo Milanov e Kanter. L'estone arriva a 65.27 - personale di stagione - e supera di 14 centimetri C.Harting.
Bella gara nel triplo. Dopo le premesse poco rassicuranti della vigilia, un sussulto in finale, con il tedesco Max Heb a 17.20, 4 centimetri oltre il polacco Hoffmann. Record dei campionati, nell'asta donne, della greca Stefanidi. 4.81 alla terza prova, poi tre errori a 4.94. Seconda è la Ryzih, terza la Bengtsson. Solo 4.55 per la Kiriakopoulou, fuori dal podio.
Delude - nel giavellotto donne - la Spotakova. Il suo 62.66 vale solo la quinta piazza, titolo alla bielorussa Khaladovich, argento alla Stahl, brava a progredire all'ultima tornata fino a 65.25.
La Santiusti si batte negli 800 e termina a ridosso del podio, quinta in 2'00"53, la medaglia è 16 centesimi più in là. L'ucraina Pryshchepa anticipa, per l'oro, la favorita Lamote.
A completare il quadro, i 1500 U. F.Ingebrigtsen - 3'46"65 - brucia Bustos, terzo è H.Ingebrigtsen. Dodicesimo Bussotti.
Da segnalare, infine, nelle semifinali dei 400 hs, la splendida performance della Folorunso, seconda nella prima batteria e quindi in finale. L'azzurra - attesa anche a Rio - vola in 55"87, sesto crono assoluto.