Libania Grenot non si risparmia. Parte forte, come consuetudine, all'uscita di curva è nettamente al comando. La fatica emerge, le tossine della semifinale placano l'incedere dell'azzurra, ma il traguardo si avvicina e alle spalle di Libania nessuna ha lo spunto giusto per ricucire il disavanzo. Il tempo non è eccelso - 50"73, tre decimi peggio del turno precedente - ma conta il titolo. La Grenot si conferma regina d'Europa e rilancia la sfida verso l'Olimpiade, l'obiettivo è centrale la finale a cinque cerchi. Seconda la Guei, la Onuora butta la connazionale Ohuruogu fuori dal podio.
Non riesce invece l'impresa a Matteo Galvan. Il primatista italiano - 45"12 a Rieti e poi nella semifinale europea - approda all'atto conclusivo in riserva e non riesce a replicare ai migliori di giornata. Dopo una stagione di rincorsa, ad esultare è il britannico Rooney. 45"29, anche qui il crono non è di fattura pregiata. Maslak è d'argento, bronzo di casa con Bonevacia.
Dafne Schippers regala la maggior gioia al pubblico presente. Dafne corre forte già in semifinale, poi domina la gara per l'oro. 10"90, un assolo di forza e classe, in vista di impegni più probanti, di avversarie di maggior lignaggio. Dopo una semi a tutta, Ivet Lalova riesce a mettersi al collo un altro argento. 11"20 per Ivet, terza è la Kambundji.
Hortelano si aggiudica i 200 al maschile. Lo spagnolo fa registrare il record nazionale - 20"39 - nella terza semifinale, con 20"45 regola poi Guliyev e Talbot. Manenti termina in sesta posizione, 20"66. Resta, per lui, una strepitosa semi da 20"46. Squalifica per Martina per invasione di corsia.
Lavillenie pecca di presunzione e consegna l'Asta a Sobera. Il polacco supera i 5.60, mentre il francese sceglie di entrare in gara a 5.75. Tre errori e resa sorprendente. Il riscatto transalpino con Mekhissi - 8'25"63 - primo attore nei 3000 siepi, con un regale allungo nel momento decisivo. Copello conquista i 400 hs, unico sotto i 49"00 - 48"98 - mentre è doppietta turca nei 10.000. Arikan - 28'18"52 - batte Ali Kaya.
La Spanovic decolla a 6.94 nel lungo e respinge la Sawyers, mentre la Perkovic domina il disco (69.97). Tutto secondo copione, infine, nel martello. La primatista mondiale, la polacca Wlodarczyk, lancia a 78.14, due metri e mezzo oltre la teutonica Heidler.