La prima giornata di batterie, all'Europeo di atletica in corso di svolgimento ad Amsterdam, sorride all'Italia. Diversi azzurri regalano buone prestazioni e conquistano il pass per il turno successivo o per la finale. Particolare attenzione per l'alto femminile, con tre atlete a difendere i colori italiani. Nessun problema per la più quotata, Alessia Trost. 1.89 al primo tentativo, con molta luce tra Trost e asticella. Poi due errori a 1.92, con la qualificazione in tasca. Avanza anche Desirée Rossit. 1.89 alla seconda prova per la giovanissima azzurra. Esce invece Erika Furlani, non basta 1.85. In quattro superano l'1.92, tra queste l'esperta Beitia. 

Nei 100 al maschile, Filippo Tortu si conferma ad alto livello e conquista la quarta batteria in 10"24, a un soffio dal personale. 2 centesimi peggio fa Ferraro, terzo nella batteria precedente e al primato personale. 10"26 e biglietto per la semifinale. Fuori Galbieri, solo 10"48. Il migliore è Ramil Guliyev - 10"21 - alle sue spalle i britannici Kilty e Edoburun. 

Giulia Pennella - in corsia esterna - corre bene i 100 hs e anticipa le sue avversarie nella prima batteria. 13"04, miglior prestazione personale del 2016, ottimo crono. Non trova invece le giuste sensazioni Micol Cattaneo - 13"34 - il tempo di riferimento è della greca Pesiridou, unica sotto i 13"00 (12"98). S.Kallur taglia il traguardo in 13"01. 

Poca gloria - invece - nei 200. Siragusa - 23"87 - e Amidei - 23"79 - sottotono, davanti la slovena Mihalinec - 23"01 - in attesa di Dafne Schippers. 

Nel giro di pista, fari su Galvan e Grenot. I due entrano in gara dalla semifinale. In batteria, al femminile, squalificata la Chigbolu, lontana la Magnani - 54"85 - al maschile, Leonardi ultimo nella sua prova. I tempi principali sono della Van Leuveren - 52"45 - e di Dunn - 46"05 - attenzione però a personaggi di spicco come Ohuruogu - tra le donne - e Rooney - tra gli uomini. 

Basta una spallata a Sandra Perkovic nel disco. 65.25 per la croata, nella morsa teutonica di Craft, Muller e Fischer. In corsa per le medaglie anche la transalpina Robert-Michon. In casa Italia, la Strumillo aggiorna il suo precedente limite e con 59.80 strappa una grande qualificazione. 53.16 per la Capoferri, non basta. Nel martello D, Wlodarczyk a 73.94. Un solo lancio per la Heidler, 71.46.

A completare il quadro il lungo maschile. Emozioni sul finale, i primi tre trovano infatti la misura con il salto di chiusura. Tornéus vola a 8.19, alle sue spalle Juska e Heinle. Rutherford si "accontenta" di 7.93, Jacobs trova il colpo giusto al secondo giro, dopo il nullo d'esordio. 7.80 e settima piazza assoluta.