Gianmarco Tamberi vola a 2.36. Poi sposta l'asticella 5 cm più in alto. 2.41, oltre il Barshim di stagione. Tamberi è guascone, diverte e si diverte, ha un obiettivo, olimpico. Vuol essere il migliore in una specialità che vive un periodo florido. L'alto è aperto a più soluzioni, diversi atleti hanno le carte in regola per bussare a Rio alla porta dell'immortalità. Tamberi è tra questi e il lavoro presenta i primi frutti. Dopo il rientro, una crescita graduale, ora all'alba dell'Europeo un balzo spettacolare. Agli Assoluti di Rieti, una misura che si avvicina al personale e si attesta tra le prime al mondo.
A conferma del buon momento dell'Atletica italiana, in lenta ripresa dopo un periodo difficile, diversi risultati da sottolineare. Nei 200, al maschile, in tre sotto il pass per Rio. Si impone in 20"31 Desalu, alle sue spalle Manenti e Galvan, fresco di primato italiano sul giro di pista.
Bencosme - 49"76 - conquista i 400 hs, mentre il lancio di Lingua a 74.88 vale il titolo nel martello. L'eterno Vizzoni si ferma a 71.62. Un pizzico di delusione nel triplo. 16.46 per Cavazzani, primo al termine, secondo lo sfortunato Greco - 16.41 - poi il vecchio Donato, più indietro Schembri.
Gloria Hooper si aggiudica - sui 200 - la sfida con Libania Grenot. Libania non replica la straordinaria performance delle scorse settimane e termina in seconda posizione. 23"15, contro il 22"89 della Hooper. Per la Grenot comunque un buon test, dopo l'ottimo 400 di sabato sotto il diluvio.
Da applausi, nei 400 hs, la Folorunso. 55"54, crono che la porta tra le prime della storia italiana (si tratta anche del primato italiano promesse). Continuano, invece, i problemi per Marzia Caravelli. Nel triplo, bel 14.15 della Derkach, la Rosa si prende il getto del peso, la Malavisi chiude i conti nell'Asta a 4.45. Tre errori 10 cm più sù.