Gianmarco Tamberi, Italia. Se il contesto è mondiale, se il campo partenti è di assoluto livello, sentire un nome nostrano scandito a gran voce sul gradino più alto del podio desta impressione, un brivido di piacere in una notte d'oro. 

L'Italia dell'Alto, l'Italia dello sport, stringe a sè un campione vero, spesso vicino all'eccesso, di enorme personalità, di infinito talento. La gara dell'alto è la Gara, perché assieme a Gimbo, 2.38 in stagione, si presentano in pedano fior di atleti. Non sembra notte azzurra, tutt'altro. Tamberi commette un errore già a 2.20, fatica non poco a 2.29 e 2.33, mentre gli americani scappano in coppia, con Grabarz e Kynard a fissare la misura di riferimento. A questo punto della sfida saluta Barshim. 2.29 per l'esile gioiello che sventola bandiera del Qatar. Tamberi si carica e via, bum, un'esplosione di vitalità, una rincorsa perfetta per superare all'ultimo tentativo utile i 2.33. Chiede poi l'ausilio dei presenti, istrionico, guascone, seduce Portland e rilancia la sfida. Il gioiello che annuncia oro italiano 3 cm più su. Tamberi va a 2.36 e passa alla prima prova, sublime nel valicamento. Schiaffo che stende gli ultimi avversari di giornata. Non manca l'assalto ai 2.40, non premiato dalla sorte, ma è oro Italia. 

Diverse le medaglie assegnate nella giornata odierna. Nella sessione del mattino, oro nel triplo femminile alla venezuelana Rojas, 14.41. Gara non di grandi contenuti, così come quella al maschile, in scena qualche ora dopo. Qui a trionfare è il cinese Dong, 17.33, davanti al teutonico Hess e a Compaoré, con Evora ai piedi del podio.

Michelle Carter piazza la spallata al sesto lancio e si aggiudica il peso. 20.21, quasi un metro oltre Marton e Adams. La Adekoya conferma le sensazioni dei turni prcedenti e vince i 400 davanti a Spencer e Hayes, Maslak, straordinario nella gestione della distanza, è il re al maschile. 

Berian - 1:45.83 - si prende gli 800, mentre Martinot Lagarde illumina la scena nelle batterie dei 60 ostacoli. Il francese rifila un decimo al connazionale Bascou e ferma il cronometro a 7.48. 

Tornando a gare da medaglia, Sifan Hassan conquista i 1500 - con tre etiopi a bocca asciutta - mentre Barbara Pierre - americana - fa suoi i 60, bruciando l'attesissima Dafne Schippers. 7.02 Pierre, 7.04 Schippers, 7.06 Thompson (la migliore in semifinale).  

Prove multiple al maschile a Eaton. Ashton chiude a 6470 punti, un'enormità. Il primo degli umani, Kasyanov, è circa 300 punti dietro (6182).