Dafne Schippers bussa alla porta della storia. Il netto progresso sui 100 annuncia cose mirabolanti sulla doppia distanza. Senza Felix e Fraser, riflettori sulla regina d'Europa, pronta a prendersi il mondo. Dafne occupa la sesta corsia e deve rintuzzare le voglie della britannica Dina Asher-Smith. La giamaicana più temibile, Elaine Thompson è in 5, ai lati le più esperte Simpson e Campbell-Brown. Stati Uniti che si affidano a Tarmoh e McGrove.

Incerta la lotta nel Salto in lungo, sempre al femminile. Tianna Bartoletta, 7.12 in stagione, parte un filo avanti, ma vede avvicinarsi la concorrenza. La serba Spanovic guida una folta pattuglia di pretendenti alla medaglia. Klishina, Nettey, Ugen e Proctor, chi indovina il volo nell'oro?

Il fenomenale Aries Merritt sogna il titolo mondiale prima dello stop annunciato, ma nei 110hs il campo partenti esclude possibili pronostici. L'americano è nella morsa di un tridente transalpino: Martinot-Lagarde, Darien, Bascou. Shubenkov sventola il vessillo russo, McLeod par più in condizione di Parchment in casa Giamaica, Oliver è in nona, ma è della partita.

In programma anche la finale dei 100hs al femminile, preceduta da tre semifinali chiamate ad eleggere le otto protagoniste dell'ultimo atto. Nelvis inserita nella prima, Harrison e Porter nella seconda, Brianna Rollins nell'ultima.

Semifinali anche nei 1500 al maschile. Kiprop, il re, è in apertura con il neozelandese Willis, a seguire Iguider e Makhloufi, gente in grado di correre sotto i 3'30.

Il giavellotto femminile è, come di consueto, suddiviso in due gruppi. La Obergfoll cerca la giusta spallata, dopo un'annata non sempre entusiasmante. In casa Germania, almeno al via, piace di più la Molitor (oltre i 66 nel 2015). La sudafricana Viljoen completa il tris d'assi del Gruppo A. Nel B, fari su Abakumova, Spotakova e Winger.

Continua, nel decathlon, la corsa di Ashton Eaton. 400 e salto in alto nella serata di Pechino.