Da Londra a Torino, dal 2.31 in Diamond League al 2.30 agli Assoluti. Marco Fassinotti si conferma a grandi altezze e scrive nell'alto un'altra pagina importante. Il record italiano trema sotto i colpi del 26enne azzurro. L'asticella volta le spalle a Marco, cade, con ritardo, rinviando il nuovo limite, ma è evidentemente questione di tempo, perché nelle corde del ragazzo risiedono misure di prima grandezza. Nella pioggia di Londra, oltre Tamberi e Barshim, a Torino contro la storia italiana.
L'evoluzione è evidente, Fassinotti si conferma ad alto livello su palcoscenici differenti, contro avversari di spessore diverso. In "casa", manca Tamberi, bloccato da un problema al collo, e i rivali salutano presto la competizione - Lemmi secondo a 2.18 - ma l'attenzione posta in ogni salto testimonia la capacità di isolare la gara dal contesto, di superare gli ostacoli esterni.
In una giornata che, Fassinotti a parte, non regala emozioni di primo piano, un plauso va all'eterno Donato. Il triplista azzurro si regala un'altra rassegna mondiale e trova la giusta misura verso Pechino. 16.91, 1 cm in più di quanto richiesto. Esempio di professionalità e classe, 38 anni al servizio di una passione, l'Italia ringrazia e trae insegnamento.