A Montecarlo, allo Stade Louis II, fa capolino il caldo estivo. La serata vive le sue fasi iniziali, quando un boato reclama l'attenzione dei presenti. L'americano Joe Kovacs getta il peso a 22.56. La prima avvisaglia proviene dal settore lanci. Manca il tedesco Storl, ma la misura va a issarsi tra le migliori di sempre. Passa qualche minuto e l'attenzione si sposta sul mezzofondo. Asbel Kiprop dispensa sorrisi al via, in pista ha un unico obiettivo, il 3'26"00 di Hicham El Guerrouj. Il lavoro delle lepri è straordinario, Kiprop stacca i rivali, Mo Farah guida il trenino degli inseguitori. Ai 600 dal traguardo, il re è solo. Leve lunghissime, falcata ampia, il tempo è maestoso. 3'26"69, terza prestazione della storia, dietro a El Guerrouj e Lagat. Kiprop trascina anche i rivali. Makhloufi stampa un significativo 3'28"75, terzo è Iguider, Mo Farah non trova lo spunto finale, ma chiude comunque a un passo dal limite europeo.

Un'ora dopo, Genzebe Dibaba regala la maggior emozione di serata. Il nemico è invisibile, la Cina è una bolla irrangiungibile, figlia di tecniche oscure, chiacchierate. L'etiope si batte, è elegante, leggera, l'incedere ammalia, fin sul traguardo. 3'50"07, nuovo primato del mondo. Una piccola etiope di straordinario talento oscura Qu Yunxia. La Hassan è seconda, terza la Rowbury, con il record americano, 3'56"29.

Renaud Lavillenie, nell'asta, riscatta il recente periodo e torna a flirtare col cielo. 5.92 per domare il greco Filippidis, prima di tre errori a 6.02.

Tra Taylor e Pichardo è sempre una questione di centimetri. Nel triplo trionfa l'americano, con un "modesto" 17.75. Due centimetri sotto Pedro Pablo Pichardo. Superba anche la gara degli 800. Il rettilineo d'arrivo incorona Amel Tuka, bosniaco sbocciato nel corso di questa stagione, e rimanda il favoritissimo Amos e Souleiman. 1'42"51 per Tuka.

L'attesa per i 100 si spegne al cospetto dello strapotere di Justin Gatlin. Di gara in gara, cresce la consapevolezza, aumenta l'autostima. 9'78", un tempo che appartiene stabilmente al n.1 della velocità. Gatlin esce dai blocchi, si distende, il lanciato è potente, i piedi "accesi". Sullo sfondo gli avversari, Tyson Gay, il primo dei battuti, a 9"97. Vicaut resta sopra i 10"00.

3000 a Ndiku, 7'35"13, a Jackson i 400 hs, 48"23. L'eterno Pitkamaki vince il giavellotto. Spallata a 88.87 per sorvolare Vesely.

Pillole al femminile - Senza le principali rivali, la croata Perkovic torna ad imporsi nel disco (66.80). Cade la Bartoletta nel lungo (6.87 per la Stepanovic, 6.76 per l'americana), Kuchina a 2.00 nell'alto. La McCorory dimentica la delusione dei Trials e torna sotto ai 50"00 nei 400 (49"83). Miglior tempo di stagione per la Grenot, sesta in 51"07. Duello sui 200 tra McGrone e Schippers. L'olandese cede per un centesimo (22"08 - 22"09). 100 hs alla Nelvis, 12"46, in un festival a stelle e strisce. Infine, 3000 siepi alla Ghribi, 9'11"28.