Il graduale rientro di Alex Schwazer trova un primo, duro, scoglio nella Procura Antidoping del Coni. Il marciatore azzurro, squalificato fino al 29 aprile del 2016, incassa il "no" della suddetta Procura in merito a una richiesta di sconto avviata oltre tre mesi fa. In attesa del giudizio di Wada e Iaaf e in ultima istanza del Tribunale Nazionale Antidoping, un colpo alle recenti certezze dell'ex campione.
La Procura non reputa soddisfacente la collaborazione dell'atleta, in sostanza non riconosce le accuse rivolte ai medici Fidal - Fischetto e Fiorella - e conferma la precedente sanzione inflitta, in due tappe, a Schwazer.
Il sogno a cinque cerchi, coltivato in coppia con Donati, uno dei massimi esponenti della lotta al doping, scelto da Alex per cancellare l'ombra del dubbio e restituire alla figura del marciatore un principio di onestà, rischia di infrangersi, colpito dalle decisioni della giustizia sportiva.
La porta, soprattutto in ottica 20 km, resta socchiusa, ma Schwazer deve dimostrare qualcosa, a livello umano, poi a livello cronometrico. Al momento, la bocciatura è evidente.
Fonte Gds