Jimmy Vicaut sposta l'attenzione, per una sera, sulla Vecchia Europa. Il regno della velocità accoglie il francese, secondo a Parigi. 9"86, record europeo, stesso tempo dell'Obikwelu di Atene 2004. Davanti, a una manciata di centesimi, 5 per la precisione, Asafa Powell, l'unico tenore in pista. Tocca ad Asafa nobilitare un 100 privo di Gatlin, atteso a Losanna, e Bolt, fermo per infortunio.
Al femminile, l'urlo della regina. Shelly-Ann Fraser schizza dai blocchi, con il suo baricentro basso si mette in moto e batte i piedi con disarmante forza. La velocità è istantanea, il divario evidenzia la superiorità della giamaicana. Il crono conferma le sensazioni, 10"74.
Serata da grandi firme e inattese sorprese. Crolla Lavillenie, non decolla Barshim. L'asta registra l'inattesa resa dell'idolo di casa, mentre l'angelo dell'alto si ferma a 2.32, con Fassinotti molto in più in basso (2.24). Campioni battuti, come K.James. Il signore dei 400 fa conoscenza con il primo avversario in ottica iridata. Mentre Merritt continua a lottare con una condizione che tarda ad arrivare, Van Niekerk scende sotto i 44"00, 43"96, e precede James, 44"17.
Nei 110hs, sensazionale 12"94 di Ortega, 12"98 per Oliver. La keniana Sum a 1'56"99 negli 800, finale incredebile nelle siepi al maschile. Jager lancia l'assalto al regno keniano, ma inciampa dopo l'ultima difficoltà e ruzzola al suolo, si rialza, con coraggio si spende per la rimonta impossibile, ma non basta. Vince Birech, 7'58"41. Record americano per Evan Jager, 8'00"43, una grande impressione.