Mentre la Diamond League saluta New York, a Rabat, Marocco, va in scena un'altra tappa del World Challenge Iaaf e nella cornice africana non mancano personaggi di spicco dell'Atletica mondiale.
Almaz Ayana è senza mezzi termini la donna del mezzofondo. Dopo le meraviglie sui 5000, l'etiope accorcia e illumina i 3000, con un crono finale che desta sensazione. 8'22"22, tempo che si installa tra i primi della storia.
Facile, nell'alto, l'affermazione di Bondarenko. Il freddo ucraino, all'apparenza svogliato, reduce da mesi di parziale appannamento, decolla a 2.36 e punta, senza costrutto, i 2.40. Segnali di risveglio. 8 cm più in basso, a 2.28, si ferma l'indecifrabile Ukhov.
Il signore dei 400 è Kirani James. A Rabat, parziale volata, perché Kirani corre 200 metri e poi procede con passo regolare, in decontrazione fin sul traguardo. 45"15, tempo modesto, per lui.
Allyson Felix, in assenza delle connazionali Richards e McCorory, si cimenta nei 400 e ammalia per la falcata lunga, distesa, elegante. Anche a lei, basta un parziale impegno per regolare le rivali. 51"05 per la Felix, Grenot 52"47.
Nel giavellotto, Abdelrahman, 85.44, batte Yego, 83.99. Vicaut vince i 200, 20"42, a Martinot-Lagarde i 110hs, 13"37.