Un balzo da medaglia, un salto verso l'alto che si colora d'argento, con qualche rimpianto. Alessia Trost cancella gli infortuni e, ancora giovanissima, giunge a un passo dal prendersi l'Europa, nell'impianto di Praga. Europei Indoor, "High Jump", una corsa perfetta, a sfaldare la resistenza di tutte le rivali, fino alla misura decisiva, 1.97. Qui restano in due, Trost e Kuchina, solo loro, al terzo tentativo, varcano la soglia. Dietro è bronzo Licwinko, le altre osservano. A 1.99 si fermano anche le prime della classe, si riavvolge il nastro e il nuovo duello, a 1.97, è della Kuchina. Beffata Alessia Trost, ma l'Italia riassapora il gusto di un metallo pesante, va bene così.
Altri due azzurri in campo nelle finali di ieri pomeriggio. Matteo Galvan ripropone la gara coraggiosa delle semifinali, ma il livello, nei 400 piani, si alza ulteriormente e Galvan è sesto e ultimo, in 46"87, in sostanza lo stesso crono già corso. Domina e impera il ceco Maslak, con il record dei campionati, 45"33. Borlée beffa Omelko per l'argento. Nella stessa gara, al femminile, titolo all'Ucraina, Pyhyda in 51"96. Giulia Viola è invece settima nei 3000, in 8'59"04. Vince la russa Koroskina con 8'47"62 (tra gli uomini Ali Kaya 7'38"42, record dei campionati).
Grandi personaggi nel sabato di Praga. Lavillenie accarezza il cielo e sorvola i 6 metri, 6.04 per il titolo europeo. Quasi 20 cm più in basso, 5.85, il secondo della classe, Gripich, terzo Lisek. Nelson Evora torna a brillare nel triplo. Gara non di alti contenuti, per l'oro basta 17.21, crescono i rimpianti per gli infortuni di casa Italia. Nella medesima gara, bronzo per un altro fuoriclasse del passato, il romeno Oprea.
Favolosa la finale del lungo femminile. Vince Ivana Spanovic, con il nuovo limite di Serbia, 6.98, seconda la tedesca Moguenara, 6.83, bronzo Romania, per 5 cm la Marincu precede la connazionale Rotaru. Per la Marincu nuovo record Europeo a livello junior. Nel peso donne titolo all'ungherese Marton, 19.23.