Assunta Legnante, Martina Caironi ed Oxana Corso. Le tre punte dell'atletica paralimpica Italiana. Sono ancora loro tre a far salire a quota otto il medagliere azzurro in questo Campionato Europeo in corso a Swansea, in Galles.
Si parte al mattino, con Assunta Legnante che fa voalre il peso sedici metri e rotti più in là. Una misura impossibile da raggiungere per le altre atlete, che si devono così accontentare della lotta per le altre medaglie. Del resto, era difficile pronosticare un esito diverso per la gara di lancio del peso riservato ad atlete non vedenti (categoria F11/F12): troppo forte Assuntina - in pedana con la mascherina di Diabolik d'ordinanza - fresca di record del Mondo con 17.39 metri. Una misura che, stando ai parametri della Federazione Europea, le avrebbe addirittura permesso di gareggiare a Zurigo assieme ad atlete normodotate, se non fosse che la misura minima richiesto dalla Fidal era di 17.50. Per vincere oggi le è bastato ottenere 16.84 metri. La seconda classificata, la russa Marya Prokofyeva, si è fermata a 12.86 metri. terzo posto per un'altra russa, Sofia Oksem (12.45 metri).
La giornata di oggi ha regalato anche gli argenti di Martina Caironi e Oxana Corso. La bergamasca, che lunedì aveva trionfato nei 100 metri T42, questa volta si è dovuta accontentare dell'argento nella prova di salto in lungo. A vincere è stata la tedesca Vanessa Low, con la misura di 4.24 metri, mentre Martina si è fermata 19 centimetri più indietro. Mentre c'è ancora Maria Lyle a sbarrare la strada verso l'oro a Oxana Corso. La velocista romana, già d'argento nei 100 metri, oggi bissa nei 200 metri. Al momento la quattordicenne britannica sembra imprendibile, ma Oxana - che è reduce da una stagione dove è stata frenata da problemi muscolari -non intende darsi per vinta e annuncia battaglia. La stessa che è pronta a dare Arjola Dedaj nei 200 metri categoria T11: l'azzurra ha oggi vinto la sua semifinale e domani andrà a caccia della sua terza medaglia personale.