Dal rischio di vedere gli Europei di Swansea dal divano di casa a una medaglia d'argento che le apre il sorriso. Poco importa se per Oxana Corso non è arrivata la medaglia d'oro nella gara che l'anno scorso a Lione l'ha consacrata campionessa del Mondo e di cui era campiuonessa europea uscente, ovvero quella dei 100 metri T35. La gioia per un risultato così con appena quattro gare nelle gambe è troppo grande. E davanti a lei c'è ancora la gara sulla distanza doppia.
«Se penso che non sarei dovuta partire per questo Europeo e ora sono qua con l’argento al collo, ancora non ci credo» ha detto la stessa Oxana Corso al sito della Fispes «È stato un anno duro e, dopo aver fatto solo quattro gare prima di venire qui, sembra di vedere una nuova me. Capisco sempre di più quanto sia importante la forza di volontà e quanto la squadra abbia contribuito a questo risultato. Alla partenza mi sono alzata quasi subito e il vento l’ho sentito un po’, ma sono soddisfatta della mia gara». La vittoria è andata alla britannica Marie Lyle, mentre il bronzo è stato appannaggio dell'ucraina Svetlana Mykytina.
Continua a stupire anche anche Arjola Dedaj. Lunedì l'argento nel salto in lungo categoria T11, ieri il bronzo nella gara dei 100 metri vinta dalla turca Oznur Ylmazer davanti alla francese Elvina Vidot. Si ferma invece a un passo dal podio Alvise De Vidi: è l'inglese Stephen Osborne a negargli, per soli 5 centesimi, la medaglia numero 35 in carriera.