Seconda giornata di gare al Letzigrund, a Zurigo fa freddo e piove molto. Nel pomeriggio un vento fortissimo impedisce il rientro degli atleti in pista e posticipa tutto di mezz'ora. L'Europeo, anche se faticosamente, è piano piano entrato nel vivo del suo agonismo dispensando parecchie medaglie e sottoscrivendo croni e distanze apprezzabilissime anche in condizioni ambientali decisamente avverse.

Come quello del neocampione continentale dei 100m piani James Dasaolu.  Per l'atleta britannico un tempo di 10.06, degno delle fasi finali olimpiche. Dasaolu che era sicuramente tra i più quotati per la vittoria finale, se non il favorito in assoluto, visto il rendimento piuttosto tirato e assonnato del campioncino francese Lemaitre nelle qualificazioni. Il podio, dunque, recita Gran Bretagna iridata sui 100 m, argento che brucia la pelle per Lemaitre con un 10.13. che comunque è un buon crono e bronzo per un altro britannico Harry Aikine-Aryeetey che chiude con un 10.22. Pesante l'assenza di Jimi Vicaut, ritiratosi dai blocchi di partenza delle semifinali dopo ottime prestazioni in qualifica. Non solo un re per i 100m incoronato al Letzigrund, da oggi c'è anche una nuova regina: è Dafne Schippers, olandese, ed è la donna più veloce d'Europa, iridata con un tempo di 11.12. Gara molto divertente ed imprevedibile che ha visto la sconfitta della favorita Myriam Soumaré (11.16) proprio negli ultimi metri di gara. La Schippers era sembrata sin dalle qualificazioni della mattina molto determinata e sicura di sè e di ottenere un grande risultato. Bronzo alla britannica Ashleigh Nelson con un 11.22.

La mattinata a Zurigo inizia subito forte con la 20 km di marcia maschile vinta all'ultimo giro di boa dallo spagnolo Miguel Angel Lopez con un tempo di 1:19:44, superando in volata il russo Ivanov. Buona prestazione per il romano Giorgio Rubino rientrato da poco a grandi livelli, che chiude con un ottimo ottavo posto in vista delle Olimpiadi di Rio 2016. Doppietta russa per gli altri due gradini del podio della marcia: argento per Ivanov e bronzo a Strelkov.

Come da pronostico, il somalo naturalizzato inglese Mohamed Farah, campione olimpico e mondiale in carica, vince l'oro nei  10.000 m maschili, sorprendentemente davanti al suo connazionale Andy Vernon. Gara da subito molto tecnica e strategica, che entra nel vivo già dopo il 3° giro di pista. L'azzurro Daniele Meucci non nasconde l'ambizione per una medaglia e punta dall'inizio il gruppone di testa che vedrà  protagonisti per tutta la durata della gara lo stesso Meucci, Farah, Vernon e i due turchi Arikan e Kaya. Meucci mantiene posizione ma cede a due giri dal traguardo. Gli ultimi 700 metri sono una sfida a tre con Farah lanciato verso la vittoria e Vernon-Kaya spalla a spalla dietro di lui nella rincorsa al primo posto. Negli ultimi metri l'inglese sempre averne ancora e riesce ad agguantare il secondo posto del turco. Dunque oro a Mo Farah con 28:08:11, argento a Vernon con 28:08:66 e bronzo al turco Kaya con 28:08:72.

Éloyse Lesueur è la nuova campionessa europea di salto in lungo per aver piazzato una misura di 6.85. Argento alla serba Ivana Spanovic (6.81) e bronzo alla russa Darya Klishina (6.65). Gara non ricchissima di emozioni, che ha avuto poche reali protagoniste sin dall'inizio.

L'oro dei 100m ostacoli donne va di nuovo alla Gran Bretagna con una grande prestazione di Tiffany Porter (12.76) che soffia la vittoria alla favorita francese Cindy Billaud (12.79), che al termine della gara non riesce a trattenere le lacrime. Bronzo alla tedesca Cindy Roleder (12.82).

Il tedesco  Robert Harting,campione olimpico e mondiale in carica, superfavorito, ha vinto l'oro con una misura di 66.07, nel lancio del disco.  Argento all'estone Gerd Canter che non è riuscito ad andare oltre i 64.75, e bronzo al polacco Robert Urbanek, che ha piazzato un 63.81. Harting, come al suo solito, non frena l'emozione e dopo la vittoria si destreggia nel suo particolare spettacolo di esultanze.

L'Ironman degli Europei di atletica di Zurigo 2014 è Andrei Krauchanka, è lui il vincitore del Decathlon maschile. Due giorni di gare molto combattute, con atleti sempre più preparati e decisi in ogni disciplina. Dunque oro ed applausi alla Bielorussia, argento alla Francia con Kevin Mayer e bronzo al russo Ilya Shkurenyo.

Libania Grenot sarà tra le finaliste dei 400m, a differenza dell'altra azzurra Chiara Bazzoni, settima nella semifinale. Buona gara per Fassinotti e Tamberi che ritroveremo nella finale del salto in alto. C'è ancora spazio in questi Europei anche per Paolo Dal Molin, approdato in semifinale dei 110 m h, dopo il ripescaggio.