Il Messico regala sorprese e, dopo le libere incerte tra Mercedes e Ferrari, gode la RedBull in qualifica. Una pole che mancava da qualche tempo in casa austriaca: la conquista Verstappen e nona prima fila in carriera e quarta di questa stagione. Pesano le decisioni dei giudici e una penalità per non avere rispettato la bandiera gialla per il muro di Bottas come spada di Damocle per il pilota olandese, ma è una pole assolutamente meritata. Sessantaduesima pole RedBull  e prima volta di Max davanti a Charles (in Austria era successo il contrario con la pole del Ferrarista). Tempo interessante di 1:14:758 e frantuma tutte le sessioni di libere. LeClerc ottiene la seconda casella: il pilota monegasco rimane staccato di 266 millesimi, ma l'idea di vendicare quel sorpasso a Spielberg potrebbe ingolosire parecchio. Terza casella per Vettel, il quale completa la sessione perfetta della Ferrari: il pilota tedesco si stacca di 412 millesimi e un ritardo preoccupante dai due giovanissimi campioni del futuro. Solo quarto Hamilton: nella domenica che lo potrebbe vedere campione del mondo ci aspettavamo una qualifica diversa per un pilota, a dire il vero, in netta difficoltà. Quinto Albon: prova di qualifica convincente e a sostegno di una RedBull che dimostra di avere la giusta grinta e poter davvero fare bene. Sesto Bottas a muro, ma senza nessuna frattura e una buona posizione in gara, settima la McLaren di Sain che conferma una bella gita in Messico e ottavo Norris e due monoposto inglesi in top ten. None e decime le due Toro rosso di Kvyat e Gasly in netto miglioramento. Male le Alfa e le Renault, così come le Haas. Domani all'ora di cena la gara.