Jerez lo avevamo detto esalta i piloti che sanno guidare e che fanno la guida perfetta il più possibile. Marquez non se lo fa ripetere e prende la testa della gara dalla prima curva e scappa da solo con Morbidelli e Quartararo che non riescono a tenere il passo con il campione spagnolo. Marc fa il bello e il cattivo tempo come vuole, Quartararo viene tradito dalla su moto per la rottura del cambio e vola in testa con circa quattro secondi sul secondo Rins. Lo spagnolo della Suzuki si porta a meno uno in classifica iridata, ma paga il partire in ritardo e messo troppo nel gruppo. Terzo un ottimo Vinales in una gara finalmente costante e tenuta molto in controllo e facendo mettere il cuore in pace al povero Dovizioso, solo quarto e partito davvero male. Quinta una bella posizione per Petrucci ad una prova davvero a livello Ducati e da pilota intelligente quale è. Sesto Rossi: il 46 parte male, fatica da subito e sembra una pessima gara, ma nella seconda metà di gara riesce a recuperare dall'undicesima alla sesta posizione girando con tempi dei primi. Settimo Morbidelli, il quale paga troppo lo stress della gomma nei primi giri per tenere il passo di Marquez e sbatte in un crollo prevedibile, ma che dispiace ( come la caduta di Bagnaia). Ottavo un buonissimo Cruchtlow seppur sottotono rispetto ad altre occasioni. Nono Nakagami, bello in qualifica e nelle libere, perso nell'anonimato in gara. Decimo Bradl, mentre solo dodicesimo Lorenzo che sembrava essere migliorato. Il Mondiale continua ad essere molto aperto, nulla è deciso e tutto può accadere: il dominio Marc sembra scontato, ma se Rins e Dovi rimettono a posto libere e qualifiche tutto può succedere.