Si è aperto, con la classica conferenza stampa del giovedì, il week-end del Gran Premio del Canada che andrà in scena come di consueto tra i muretti del circuito di Montreal, situato su un'isola circondata dal fiume San Lorenzo. In sala stampa sono apparsi Valtteri Bottas, Max Verstappen, Stoffel Vandoorne e il pilota di casa Lance Stroll.
Il primo a prendere la parole è stato il belga della McLaren che non si è dilungato troppo con le parole, mostrandosi già concentrato su ciò che succederà in pista dalle prove libere. Quando qualcuno lo paragona al suo compagno di team, Fernando Alonso, l'ex-iridato GP2 risponde spiegando di sentirsi molto vicino al compagno dal punto di vista velocistico. L'importante, però, non è il raffronto con lo spagnolo, bensì ciò che si fa in pista, dove Vandoorne sta raccogliendo molto meno di quanto meriti: "I valori miei e di Alonso sono molto più vicini. Le cose non sono sempre andate nel modo giusto, come la direzione che abbiamo preso è quella giusta. Miglioriamo di gara e in gara. Mi sono ritirato in Spagna, Alonso a Monte-Carlo. Sono state piste difficili per i sorpassi, ma questo è un weekend nuovo e spero ci possano essere opportunità".
La parola poi è passata al pilota di casa, Lance Stroll, figlio di uno degli uomini più ricchi del mondo che possiede il circuito di Mont Trembland dove la F1 ha corso fino all'avvento del Gilles Villeneuve nel calendario. Proprio la ricchezza del padre ha fatto finire sotto la lente di ingrandimento il giovane driver della Williams, spesso accusato di essere soltanto un raccomandato. Critica a cui ha risposto con i risultati, come il buonissimo piazzamento a punti di Baku. A Montecarlo, invece, nell'ultimo GP qualcosa è andato storto e Stroll vuole guardare avanti, forte anche dell'appoggio del pubblico di casa e della sua famiglia: "Bello essere a casa, bello rivedere amici e famiglia. Ma non vedo l'ora di tornare in pista. Circuito diverso da Monaco, dove sappiamo cosa non è andato. Stiamo analizzando i nostri punti deboli. Weekend frustrante a Monte-Carlo. Mai sentita la macchina in sintonia, quella pista è unica e serva la sensazione di poter spingere al massimo la macchina. Ma volto pagina, ora voglio pensare a questo GP, che per me è il weekend più speciale dell'anno".
Il canadese, poi, ha accennato anche alle ipotesi su un suo rinnovo contrattuale con la Williams, cercando, però, di driblare le domande dei più curiosi: "Sono al corrente della situazione contrattuale, ma onestamente sono solo concentrato sulle gare. Non siamo al livello che vorremmo, ma ci sono aspetti positivi. Anche se non lo sto dimostrando per un pacchetto che non è competitivo. Ma se guardo allo scorso anno, vedo aspetti positivi. Stagione lunga, spero di recuperare punti".
Successivamente le attenzioni sono passate su Valtteri Bottas, meno attivo e relazionale del solito, che ha parlato ancora della sua gara sfortunata di Baku, prima di raccontarci anche del Gp di Montecarlo, dove non è riuscito a sfruttare la sua strategia, anche a causa del tracciato: "Monte-Carlo non era il miglior circuito per noi. Abbiamo limitato i danni, il circuito ha messo in luce i punti deboli sui circuiti lenti. In testa se avessi vinto a Baku? Non guardo troppo indietro. Accetto la situazione che c'è, guardo avanti e spero di aver già pagato il mio tributo alla sfortuna. Sono certo che il momento arriverà".
Il finnico, poi, come successo già per Stroll, ha dovuto evitare al meglio le domande sul suo futuro e su un suo probabile rinnovo contrattuale: "Non ci penso nei weekend di gara, sono concentrato sul altro. Vederemo in seguito se con Mercedes ci saranno le condizioni per continuare insieme".
Infine, per l'alfiere della Mercedes è arrivata anche una domanda sugli sviluppi che la casa di Stoccarda avrebbe dovuto portare in Canada, ma ai quali ha dovuti rinunciare per motivi di affidabilità, anche se Bottas non ne fa un caso: "Ci aspettavamo di portala qui, ma dobbiamo aspettare la gara successiva. Quello che abbiamo non è un brutto motore, anzi. Ha dato risultati finora".
L'ultimo pilota a parlare è stato Max Verstappen, pilota al centro dell'attenzione di tutti, a causa di qualche errore di troppo commesso in questa prima parte di stagione. L'olandese inizia a sentire la pressione e ciò si nota anche dalle risposte, in cui è sembrato molto contrariato, infatti ha chiesto di poter lavorare con calma, perchè ciò non porta a nulla e gli fa solo perdere la concentrazione: "A Monte-Carlo è stata una battaglia, sono arrivato in zona punti dopo una penalità. Quindi va bene. Sono stanco di sentire che devo cambiare approccio. Dopo una gara non è il momento migliore per parlare. Certo, l'inizio di stagione non è stato il massimo e ho fatto degli errori, ma sono stanco di queste cose. Voglio solo concentrarmi su quello che ho davanti. Sono stato veloce in ogni weekend. Il motivo di questi incidenti? Non lo so. Ripeto, sono stanco di queste domande. Non è una situazione drammatica come si dice, non è stata solo colpa mia. Avrei potuto fare meglio, certo, ma si esagera troppo in proposito. Ora guardo avanti, io vorrei vincere ogni GP ed è sempre così. Approccerò a questa gara come sempre".
La Renault per provare a mantenere la partnership con Red Bull ha portato a Montreal un nuovo motore, con 20 cv in più, nella speranza di ridurre il gap da Ferrari e Mercedes, soprattutto in qualifica: "Un aggiornamento è sempre utile. Non credo basterà, ma saremo un po' più vicini. So bene dopo posso migliorare e cerco di attuare il tutto nella gara successiva".