In questa stagione alla Pinetina si è sentito l'accento schiettamente romanesco di Andrea Stramaccioni, ma a partire dal prossimo ritiro potrebbe sentirsi quello marcatamente toscano del 'provinciale' Walter Mazzarri (etichetta che il mister di San Vincenzo si è autoconferita), che dunque lascerebbe Napoli dopo quattro anni veramente densi di soddisfazioni e risultati.
L'indiscrezione è stata lanciata poche ore fa dall'emittente radiofonica romana 'Radio Radio', secondo la quale l'attuale tecnico del Napoli avrebbe raggiunto l'accordo con l'Inter sulla base di un ingaggio di 3,5 milioni netti all'anno e di garanzie d'intervento nel mercato estivo; potrebbe infatti non essere casuale l'inserimento del club nerazzurro nella trattativa per Alessio Cerci, esterno del Torino sul quale c'è anche l'interesse forte proprio del Napoli, mentre si accaserà sicuramente all'Inter Hugo Campagnaro, fedelissimo di Mazzarri in scadenza di contratto con il club di De Laurentiis. Tra i principali motivi che hanno convinto l'allenatore toscano ad accettare la panchina nerazzurra c'è sicuramente la possibilità di effettuare una buona ricostruzione partendo da giocatori giovani e poco affermati, con i quali Mazzarri ha già dimostrato di saper lavorare bene durante la sua esperienza sotto il Vesuvio (la durata del contratto sarà a lungo termine, probabilmente triennale). La dirigenza azzurra è intenzionata a sondare numerosi papabili sostituti prima di scegliere il suo successore: i nomi più gettonati sono quelli di Guidolin e del fresco vincitore dell'Europa League, Benitez.
Qualora le voci che danno Mazzarri in procinto di andare all'Inter dovessero verificarsi, ecco che si aprirebbero scenari nuovi riguardo al mercato degli allenatori in Italia. Massimiliano Allegri è sempre più tentato dalla Roma, che lunedì scorso gli avrebbe offerto un triennale sulla base di 2,8 milioni annui, ma ad allontanarlo ancora di più da Milanello è stata la battuta pronunciata dal patron rossonero Berlusconi giovedì sera durante una cena elettorale nella capitale (''Allegri? Andrà alla Roma...''). Berlusconi inoltre non ha risposto alla ''convocazione'' di Galliani e non si è presentato a Milanello alla vigilia della sfida contro il Siena, fondamentale in chiave Champions, lasciando quindi presagire una distanza ormai incolmabile dal tecnico che non ha mai apprezzato fino in fondo. Per il dopo-Allegri Galliani pare intenzionato a puntare dritto su un altro 'milanista', ovvero il coach del Parma (ex c.t. della Nazionale) Roberto Donadoni, più che su Clarence Seedorf o Rino Gattuso, che non vengono ritenuti ancora pronti per una tale responsabilità.