Beffarda sconfitta per l'Atalanta. A San Siro, lo Shakthar Donetsk trionfa 1-2. Avanti grazie a Zapata, i bergamaschi si fanno pareggiare da Junior Moraes. Nella ripresa, i ragazzi di Gasperini alzano i giri del proprio motore e spesso sfiorano la rete, subendola addirittura al 95'. Atalanta che resta a 0, primi tre punti per il Donetsk.
Padroni di casa che scendono in campo con il 3-4-1-2. Davanti a Gollini, difesa a tre composta da Toloi, Palomino e Masiello. Hateboer e Castagne i centrocampisti di fascia scelti da Gasperini, De Roon e Pasalic i centrali. Dietro a Zapata e Ilicic, spazio al Papu Gomez. 4-2-3-1 per gli ospiti, che si affidano a Junior Moraes in avanti. Pyatov in porta, Kyvtsov e Matviyenko i centrali, affiancati dai terzini Bolbat e Ismaily. Davanti ai mediani Alan Patrick e Stepanenko, folta trequarti composta da Marlos, Kovalenko e Taison.
Atalanta molto pericolosa fin dalle prime battute. Al quarto grande occasione per la Dea, con Hateboer pronto a mettere in mezzo per Zapata. Il colombiano viene però anticipato. Giocando in maniera propositiva, l'undici di casa si procura anche un rigore al quarto d'ora, confermato dal direttore di gara dopo i consulti al VAR. Dagli undici metri, Ilicic si fa però ipnotizzare da Pyatov, che si salva sulla successiva ribattuta fuori di Hateboer. Abbassando leggermente i ritmi, i nerazzurri controllano comunque la gara, affondando definitivamente il colpo al minuto numero ventotto. A far esplodere il pubblico presente a San Siro ci pensa Duvan Zapata, che approfitta di una brutta uscita di Pyatov per segnare la prima marcatura di questa sua stagione europea. Lo svantaggio anima gli ucraini, che alla mezz'ora pungono senza troppo ferire con Marlos. Quando la sfida sembrava indirizzata, ecco che lo Shakhtar segna il pari beffardo e immeritato. Al 41', infatti, è Junior Moraes a battere Gollini dopo averlo scartato e aver superato Palomino. Nel finale, poi, gli ospiti potrebbero addirittura bissare, con Moraes fermato solo dalla traversa.
Seconda frazione che comincia sempre con la Dea in controllo. L'Atalanta riesce a imbrigliare gli ucraini ma non riesce a sfondare. La prima occasione capita infatti all'ora di gioco, quando è il solito Duvan Zapata a ricevere da Gomez e a mettere fuori. I padroni di casa sembrano avere il pallino del gioco e ci provano spinti soprattutto dal proprio bomber colombiano. Al 68', Zapata viene servito perfettamente in verticale ma, a tu per tu con Pyatov, manca di lucidità. Gasperini capisce dunque che è il momento di spingere e toglie Masiello per Muriel. Il cambio offensivo migliora la prova dei padroni di casa, vicini al goal in due occasioni: al 71' il Papu viene fermato dall'ottimo Pyatov in uscita, quattro minuti dopo è Muriel a ricevere e a tirare, senza trovare lo specchio. Lo Shatkhar cerca di rendersi pericoloso e all'81' si affaccia dalle parti di Gollini con Stepanenko: il suo tiro incrociato viene deviato da Gollini in corner.
Seppur stanca, l'Atalanta ci prova fino alla fine. All'88' è Malinovsky a concludere sfiorando l'incrocio dei pali, tre minuti dopo bel batti e ribatti in area e girata mancina di Gomez, Pyatov mette in corner. Attaccando, alla fine l'Atalanta subisce il goal del clamoroso 1-2. La beffa finale si concretizza al 95', quando è Solomon a concludere in porta sfruttando la leggera deviazione in scivolata di Castagne. Tutta in avanti, la dea subisce il contropiede ucraino e scopre il fianco in maniera fatale. La gara finisce così, con l'Atalanta che incassa la seconda sconfitta di un girone già compromesso. Migliore in campo per i padroni di casa, Gomez. Per gli ospiti in evidenza Pyatov.