Almeno i sorteggi di Champions League non sono andati male. L'urna di Nyon ha regalato il Porto alla Roma di Eusebio Di Francesco. Un avversario sulla carta molto agevole, considerando che i giallorossi hanno concluso da secondi il loro girone. I lusitani non dovranno però essere affrontati sottogamba. Fino a febbraio ci sarà però tempo, ora la Roma ha altri problemi. Si veda la vittoria contro il Genoa. La creatura di Di Francesco non ha affatto convinto e ha conquistato i tre punti grazie al guizzo dei singoli e a una svista del direttore di gara che non sanziona né vede al VAR l'intervento in area su Pandev. Il clima dell'Olimpico non ha aiutato, con i tifosi di casa pronti a criticare tutti salvando solo Zaniolo e Daniele De Rossi.

Scesa in campo con un 3-4-3 molto particolare e con Zaniolo prima punta, la Roma ha faticato da matti contro un Genoa compatto e tonico, schierato da Prandelli con il 3-5-2. Inizialmente i giallorossi hanno fatto fatica a entrare negli schemi provati in settimana, complice anche una disposizione abbastanza strana. Uno dei più incerti è Zaniolo, davvero non a suo agio nel ruolo di prima punta. Non è un caso che spesso sia stato Fazio a salire e che proprio l'ex Siviglia metta dentro la rete del pari. Il passare dei minuti è però benevolo e, togliendo qualche sbavatura, alla fine la Roma riesce anche a vincere grazie ai goal di Kluivert e al missile di Cristante, uno dei pochi promossi. 

Nonostante i tre punti, Eusebio Di Francesco non può dormire sogni tranquilli. Molti calciatori continuano a non ingranare e la disposizione tattica è lungi dall'essere definita. I tanti infortuni hanno fatto il resto. Gli errori di Di Francesco sono però sotto gli occhi di tifosi e dirigenza. L'ex mister del Sassuolo non è riuscito a tirar fuori il meglio da alcuni calciatori, faticando come un matto a far coesistere anime diverse. Ora Pallotta e Monchi dovranno decidere sul suo futuro e molto dipenderà dal match contro la Juventus. I bianconeri sono famelici, fermarli potrebbe risollevare le sorti di una Roma ferita. Contro la capolista ci saranno di nuovo Dzeko e De Rossi, il cui contributo tecnico e motivazionale non sarà da escludere. 

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