Colpaccio della Roma in casa dell'Atalanta. Gli uomini di Mourinho vincono 4-1 e si rilanciano in ottica Europa League. Avanti con Abraham, i giallorossi allungano con Zaniolo e rischiano il pari dopo l'autogoal di Cristante. Nella ripresa, la Roma dilaga grazie a Smalling e ancora Abraham. Atalanta ferma a quota 37 e a rischio sorpasso dal Napoli. Roma che sale invece a 31 punti.
Padroni di casa che scendono in campo con il 3-4-2-1. Davanti a Musso, difesa a tre composta da Toloi, Palomino e Djimsiti. Freuler e De Roon in mezzo, affiancati da Hateboer e Pezzella. Dietro a Duvan Zapata, spazio a Ilicic e Pasalic. Un 3-5-2 più abbottonato per gli ospiti, con Mourinho che schiera Zaniolo alle spalle di Abraham. Rui Patricio in porta, protetto da Mancini, Smalling e Ibanez. Veretout e Cristante a fare sostanza in mezzo, con Mkhitaryan incaricato di fungere invece da cerniera tra i reparti. Sulle fasce, i giallorossi si schierano con Karsdorp e Vina.
Primo tempo subito in salita per l'Atalanta. La Roma passa subito in avanti grazie a una rete di Abraham. L'attaccante inglese viene servito da Zaniolo ed è bravo a battere Musso approfittando anche di una indecisione difensiva di Toloi. Il fantasista numero 22 è voglioso di stupire e di mettersi alle spalle il lungo periodo sfortunato. Al sesto goal orobico di Zapata annullato per giusto offside, a conferma della voglia atalantina di pareggiare. La sfida si mantiene comunque sui binari dell'equilibrio grazie all'attenzione difensiva della Roma. L'Atalanta prova a sfondare grazie al suo ariete Zapata che si conferma sempre pericoloso. Al 21' è proprio il colombiano a servire l'accorrente Djimsiti, ma il tiro del difensore di casa non preoccupa Rui Patricio. Passa un minuto e Zapata si mette in proprio senza sorprendere nessuno.
Come spesso accade, le occasioni mancate vengono massimamente punite e l'Atalanta non sfugge a questa regola. Al 27' la Roma infatti raddoppia. Zaniolo serve di tacco Veretout il quale ricambia il favore al mancino che batte Musso con una conclusione davvero precisa. Notte fonda per i padroni di casa che appena un minuto dopo smorzano l'esultanza a causa di un miracolo di Rui Patricio su Toloi. Gasperini capisce che deve cambiare qualcosa e stravolge la formazione, lanciando nella mischia Luis Muriel al posto di Djimsiti. E' il cambio giusto: il colombiano apporta freschezza al reparto offensivo e capitalizza al meglio la prima occasione avuta. Nel primo minuto di recupero, infatti, l'ex Fiorentina calcia in porta e trova la decisiva e fortunosa deviazione di Cristante. Rui Patricio non può nulla per evitare la rete orobica e la gioia personale allo stesso Muriel che non può però aggiungere una unità al suo score personale poiché viene assegnato l'autogoal a Cristante.
Seconda frazione con un'Atalanta più pimpante grazie anche all'ingresso in campo di Malinoskyi. L'ucraino ci prova subito al 51' con una punizione davvero sibillina. La sfera viene deviata in corner da Rui Patricio. I bergamaschi cominciano però ad avvolgere la Roma con le loro spire, provando lentamente a alzare il baricentro. Al 68' di gioco il Jewiss Stadium esplode di gioia per un goal di Zapata. Il direttore di gara annulla però tutto per una posizione irregolare di Palomino che ostacola Cristante. La Roma barcolla ma non molla, anzi riesce a calare il tris che complica e non poco la vita della Dea. Da punizione, al 72', la Roma segna con una zampata di Smalling su suggerimento di Veretout. Secondo tempo in salita per l'Atalanta.
Gasperini comprende che deve giocarsi il tutto per tutto e inserisce forze fresche. Al 78', entrano Maehle e Zappacosta. Una scelta che serve a poco poiché la Roma affonda ancora il colpo e si porta sul 4-1. Tutto parte ancora una volta de Varetout, il cui tiro impegna Musso al minuto numero ottantadue. La deviazione del portiere argentino è corta e questo consente a Abraham di trafiggere Musso per la seconda volta. Atalanta sulle gambe. E' la rete che mette KO i bergamaschi. La Roma conclude la gara in controllo e vince 4-1. Migliore in campo per i padroni di casa, Zapata. Per gli ospiti in evidenza Abraham.