Affrontare il Genoa ed essere costretto a vincere. Il tutto in un Olimpico molto probabilmente pronto a contestarlo. Non sta vivendo momenti facili, Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma che in conferenza stampa ha comunque ribadito la sua voglia di restare al timone dei giallorossi: "Io non scappo, non sono abituato a farlo. Il rispetto per il lavoro è affrontare le cose in faccia e affrontarle" ha detto.
Durante l'incontro con i giornalisti, Di Francesco ha parlato del modo in cui in Italia vengono allenati i giovani talenti: "La cultura che c'è in Italia, a partire da stampa e Settore Giovanili non aiuta. Il giovane ha un tempo di maturazione, può sbagliare e cresce velocemente. I giovani hanno un tempo differente e metterli tutti insieme non è giusto, specie in questo momento. Io lo farò anche perché sono costretto e perché ritengo che alcuni giovani abbiamo caratteristiche importanti ma dire che abbiamo pareggiato a Cagliari per colpa dei giovani è sbagliato. L'Ajax costruisce sui giovani".
Passaggio importante su eventuali delusioni: "Non ho il tempo di pensare alle delusioni, devo pensare positivo. Nella vita ci sono persone che ci deludono e poi restano tutta la vita al nostro fianco. L’importante è farsela passare. Magari estrapolate le mie dichiarazioni, ma io mi limito ad analizzare. Cerco di far capire dove ci sono errori, non lo faccio per puntare il dito contro qualcuno. Non faccio giri di parole. Va fatto anche con i ragazzi per farli maturare".
Passaggio poi su eventuali accorgimenti tattici: "Pensiamo a vincere una partita importante, rappresenta un nuovo inizio. Siamo messi tutti in discussione, io lo sono dalla partita con il Milan, va affrontato tutto nel modo giusto. Bisogna caricare la partita dal punto di vista emotivo, ma non troppo. Variazioni di modulo? Tutto è possibile, al di la del discorso tecnico-tattico serve ritrovare spirito di squadra e capacità di vincere i duelli dentro la partita ed è quello che ci è mancato a Plzen. Ho lavorato anche sulla difesa a tre".