Una sola vittoria nelle prime quattro partite ed una involuzione di gioco e di risultati da ribaltare al più presto. L’Atalanta prepara la sfida di San Siro contro il Milan in un clima non sereno, dopo la sconfitta in casa della SPAL per 2-0, firmata dall’ex Andrea Petagna.
La settimana nerazzurra è stata colorata dall’annuncio ufficiale del rinnovo di Gian Piero Gasperini fino al 2021, con un ingaggio da 1.5 milioni di euro, che certifica la fiducia totale della società nei confronti del tecnico capace di far sognare i tifosi nelle ultime due stagioni, in Italia ed in Europa. Quest’anno la competizione internazionale mancherà per una questione di centimetri – eliminazione ai calci di rigore con il Copenaghen – ma in Serie A è necessaria una svolta immediata, per riconfermarsi ai livelli su cui la squadra ha dimostrato di poter essere ampiamente all’altezza. La partita è tutt’altro che semplice e proprio per questo la banda bergamasca può trovare gli stimoli giusti per ripartire subito, su un campo storicamente ostico ma che ha portato 8 punti negli ultimi quattro scontri diretti – due pareggi e due vittorie, l’ultima nella scorsa stagione per 2-0.
Per tentare la sterzata, Gasperini sta pensando ad un cambio di modulo: non più il tridente con una punta centrale e due ali larghe ma un ritorno al 3-4-1-2 con Alejandro Gomez vicino alla prima punta ed un trequartista alle loro spalle; in questi due ruoli si candidano Musa Barrow – favorito su Duvan Zapata – e Mario Pasalic, uno dei tanti ex che saranno in campo domani alle 18, da una parte e dall’altra, in vantaggio su Josip Ilicic, tornato disponibile a Ferrara dopo quasi 2 mesi di stop. Per il resto, quasi tutto confermato, con De Roon e Freuler a fare da diga nel mezzo, con Castagne e Gosens sulle corsie esterne, mentre in difesa, davanti a Gollini, ci saranno Toloi, Palomino e Masiello.