Il gol di Cutrone sull'ultimo pallone toglie alla Roma la possibilità di tornare da San Siro almeno con un punto, facendo piombare Di Francesco al centro delle critiche. Non è piaciuto il 3-4-2-1 iniziale e infatti il primo tempo dei giallorossi è stato tutt'altro che positivo.
Rispetto alla passata stagione sembra mancare la solidità difensiva, il gol di Kessie è un insieme di errori: Fazio concede il cross basso a Rodriguez, sul secondo palo Marcano e Kolarov si perdono il centrocampista del Milan. L'impiego dall'inizio di Karsdorp è stato un azzardo non ripagato, Pastore non sembra a suo agio, un po' spaesato e fuori ruolo e Nzonzi necessita di tempo per adattarsi. Nella ripresa l'ingresso di El Shaarawy per Marcano ha dato nuova linfa, la Roma ha guadagnato campo, anche se il gol di Fazio è arrivato sugli sviluppi di un calcio piazzato. Poi di nuovo il buio, i ritmi sono calati, ma almeno il pareggio sembrava in cassaforte. Arriva invece la palla persa in uscita da Nzonzi, Higuain serve Cutrone che trafigge Olsen, ma la difesa giallorossa è in bambola. Manolas e Fazio si fanno prendere alle spalle, De Rossi rientra, ma così facendo è l'unico a tenere in gioco il giovane attaccante rossonero.
E purtroppo per Di Francesco queste due settimane saranno contrassegnate da feroci critiche, la Roma soprattutto dal punto di vista fisico è in ritardo di condizione, il finale con l'Atalanta è stato a tratti imbarazzante. Nel mirino della piazza inoltre c'è Monchi, adesso che è stato lasciato andare anche Strootman manca esperienza a centrocampo (i tifosi non hanno digerito nemmeno la cessione di Nainggolan per di più all'Inter dell'ex Spalletti) e a Boccea infatti è stato esposto uno striscione contro la società rea di pensare solo alle casse finanziarie e non ai risultati sportivi. Per fortuna adesso c'è la pausa, a Di Francesco il compito di trovare la quadra giusta, in fondo è solo l'inizio di una stagione lunghissima.