Ci sono notti banali, nulle, normali, e ci sono notti in cui si può sognare, sperare e desiderare. No, non si parla della notte di San Lorenzo, quella è già passata da un pezzo; si parla della notte che attende i bergamaschi dell'Atalanta e tutti i suoi tifosi, la notte che potrebbe rivelarsi fondamentale per l'approdo alla fase ai gironi di Europa League. Lo farà lontano dalle porte di casa in quella che, nella passata stagione, proprio in Europa League, si è rivelata la sua seconda casa, quella che non ti aspetti, nel Mapei Stadium di Reggio Emilia. L'avversario? Viene dal Nord dell'Europa, dalla fredda e glaciale Danimarca, direttamente dalla capitale e della città più popolosa: il Copenhagen

- Il dato sicuramente più curioso del match sta nel fatto che, in ambito europeo, non ci sono mai stati scontri fra le due compagini. Primo scontro in assoluto e che scontro! La squadra della capitale della Danimarca ha affrontato squadre italiane per 10 volte nella sua storia vincendo solamente una volta e perdendo ben 8 volte. Statistica che fa sorridere la squadra nerazzurra. Con voglia e talento, però, il Copenhagen è riuscito ad arrivare all'ultima fase dei preliminari dell'Europa League grazie alle vittorie contro il Kups, lo Stjarnan ed il CSKA Sofia, uno in più dell'Atalanta che, in ordine, ha sconfitto il Sarajevo e l'Hapoel Haifa. Gli uomini di Gasperini vengono da una vittoria, la prima, in campionato contro il Frosinone grazie ad un convincente 4-0 e grazie ad un super Papu Gomez che, prima, serve gli assist per Pasalic e Hateboer e, successivamente, sigla la sua doppietta personale attribuendosi il premio di man of the match. Il Copenhagen, invece, viene dalla sesta giornata di campionato amara e sofferta: pareggio in trasferta contro l'Aarhus al fotofinish grazie al gol di Fischer al 93' che annulla lo svantaggio siglato dai padroni di casa grazie alla rete di Stage, al 38'. Da segnalare, inoltre, il rigore fallito dagli ospiti, all'11', con Kodro che si lascia stregare da Jovanovic che respinge e annienta, di fatto, la prima occasione del match. 

- Non sono mancate le parole del tecnico Gasperini: "La qualificazione è importantissima e noi dobbiamo affrontare il Copenaghen al meglio delle nostre possibilità, ci stiamo allenando da luglio per questo. Per noi è l’obiettivo principale in questo momento anche se sarà una qualificazione combattuta, ma giochiamo contro la squadra più forte di Danimarca e non dobbiamo pensare lontano. Domani abbiamo una partita e dobbiamo giocarla con fiducia, per una qualificazione che probabilmente andrà giocata a Copenaghen, ci saranno i primi novanta minuti e vedremo come si svolgerà la partita. Cercheremo di fare e dare il massimo. Sicuramente Gomez è uno di questi ma l’importante è essere compatti come gruppo. È difficile trovare qualcuno che non stia facendo in questo periodo. Sta bene ed è visibile perché fa gol o assist, ma questa squadra ha un atteggiamento molto positivo ed è la cosa che mi piace di più". 

- Gasperini ha intenzione, come da previsione, di cambiare qualche uomo rispetto alla vittoria contro il Frosinone. Gli autori dei due gol contro i canarini, Hateboer e Pasalic, dovranno partire dalla panchina per far spazio a Pessina e Castagne mentre sarà Zapata ad affiancare un ispiratissimo Gomez. Il Copenhagen di mister Solbakken punterà sul suo classico 4-4-2 affidandosi al duo d'attacco N'Doye-Kodro. A Zeca, il capitano, sono affidate le chiavi del centrocampo e Fischer avrà il compito di seminare panico e caos nella difesa nerazzurra grazie alla sua tecnica e velocità, marcata e rimarcata dalla sua esperienza all'Ajax, squadra in cui è cresciuto.

ATALANTA - (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Mancini, Masiello; Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Gomez, Petagna.

COPENHAGEN - (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen; Gregus, Zeca, Fischer; N’Doye, Kodro.