L'8-0 in Bosnia ha permesso all'Atalanta di fare un altro passo verso la fase a gironi dell'Europa League 2018/19 ed oggi affronterà l'andata del secondo turno contro l'Hapoel Haifa. Il viaggio in Israele, come quello in Bosnia, è abbastanza semplice sulla carta, ma nel primo match ufficiale della stagione dei nerazzurri si è visto come bastino pochi minuti di distrazione per compromettere tutto.
Per questo motivo Gasperini in conferenza stampa ha ammonito tutti i suoi giocatori: "In Europa c'è molto equilibrio e i preliminari sono sfide combattute. Siamo venuti per giocare, non per turismo. La partita d'andata va interpretata con molta attenzione e concentrazione". I due gol subiti contro il Sarajevo hanno mandato in bestia l'allenatore dei bergamaschi, ma i giocatori hanno risposto alla grande con l'8-0 del ritorno. In Israele il Gasp dovrà ancora fare a meno di Josip Ilicic, mentre dovrebbe trovare spazio dal primo minuto il nuovo arrivato Pasalic, pronto a dimostrare di essere l'uomo giusto per sostituire in tutto e per tutto Bryan Cristante, partito due mesi fa in direzione Roma. In attacco salgono le quotazioni di Zapata, ma il giovane Barrow resta in vantaggio sull'ex sampdoriano, anche se non è da escludere il loro utilizzo contemporaneo.
La più grande difficoltà che attende l'Atalanta sarà proprio l'andare in gol. L'Hapoel ha basato il suo cammino nazionale ed europeo sulla solidità difensiva, ma i bergamaschi hanno dalla loro una grande velocità d'esecuzione in grado di far saltare il banco. Infatti, seppur la difesa israeliana possieda un'ottima tenuta, è altrettanto vero che è molto, molto, lenta nel reagire. Per questo motivo l'intesa tra Gomez e Barrow sarà la chiave risolutiva dell'incontro. Loro due decideranno la sfida.