La Roma vuole mettere in cassaforte la qualificazione alla prossima Champions League. Dopo essere arrivati in semifinale della Coppa dalle Grandi Orecchie, gli uomini di Di Francesco hanno bisogno di un punto per ipotecare l’obiettivo stagionale in campionato. I giallorossi sfideranno la Juventus di Allegri, a caccia anch'essa di un punto per vincere matematicamente il settimo scudetto consecutivo. 

Prima della gara contro i bianconeri, il tecnico dei giallorossi Eusebio Di Francesco parla in conferenza stampa: ”Il nostro obiettivo è fare sei punti, il segnale è quello di chiudere il campionato alla grande cercando di portare più punti possibili a casa.” Inizia così l’ex allenatore del Sassuolo, protagonista quest’anno di una grande stagione con la sua Roma: “Conta solo chi vince e chi raggiunge obiettivi, ma noi ci proveremo. E' giusto farlo, sia per rispetto generale, sia perché lo vogliamo".

Sul divario con la Juventus, Di Francesco risponde così: "La Roma è cresciuta sotto tanti punti di vista, in Champions abbiamo fatto meglio di loro, qualcosa di importante abbiamo fatto, ma serve tanto lavoro. E' una squadra che non muore mai, l'ha dimostrato in campionato restando sul pezzo. Parlando un po' meno, ma facendo tanti fatti come al solito. Per noi è importante questo. Il fatto che dobbiamo ambire a fare sempre meglio e ad avvicinarci agli altri è giusto, dobbiamo migliorare quello che abbiamo fatto in campionato e cercare di rifare al meglio la Champions. È normale che da parte di un allenatore ci sia l'ambizione di migliorare. Ma non sono discorsi che posso fare qua dentro, insieme si cercherà di trasmettere gli obiettivi"

Pochi dubbi di formazione, con El Sharaawy e Dzeko in campo dal primo minuto: ”Giocano El Shaarawy, Alisson, De Rossi, Dzeko. Ve ne ho detti tanti. E' normale che l'imput della società è fondamentale, l'obiettivo è arrivare in Champions. Ma il desiderio è quello di arrivare al terzo posto, è questa l'ambizione che abbiamo".

Di Francesco poi dice la sua sui possibili arrivi nella sessione estiva di calciomercato: "Non penso sia il caso di parlare di campagna acquisti, non l'ho fatto neanche in società, vogliamo arrivare in Champions League. Certo, l'allenatore è fondamentale in tal senso, perché gli altri devono capire cosa voglio"

Non mancano le proprie considerazioni sull'inserimento delle squadre B: "Sono nettamente favorevole, allenando una grande squadra per le grandi squadre sarebbe un grandissimo vantaggio. Ma non mi fermo qui. Deve essere un valore aggiunto per la Lega Pro, facendo conoscere sia i nostri giovani, ma anche quelli degli altri. Deve essere una vetrina per i campionati, e allo stesso tempo servono regole che non ledano le società di B e Lega Pro. Ma sono per il cambiamento, la dimostrazione si ha avuta in Spagna, con giocatori che arrivano in prima squadra con qualcosa in più. Mi piace, sono d'accordo con i giusti accorgimenti"