3-0, come contro il Barcellona il 10 aprile scorso, per centrare la finale di Champions League dopo 34 anni. La Roma si prepara alla notte dell’Olimpico con l’obiettivo di bissare la rimonta messa in atto con i blaugrana tre settimane fa e conquistarsi l’accesso all’ultimo atto, contro quell’avversario che tolse ai giallorossi la soddisfazione di alzare quella Coppa nel proprio stadio la notte del 30 maggio 1984.
Eusebio Di Francesco ha utilizzato il turno di campionato come prova generale in vista del Liverpool: nel successo per 4-1 contro il Chievo, il tecnico pescarese ha fatto rifiatare Florenzi, mentre è stato costretto ad inserire Manolas a causa dell’espulsione di Juan Jesus per l’ultima mezz’ora. La gara contro i clivensi ha restituito al popolo romanista un Patrik Schick in grande forma: il ceco è al secondo goal consecutivo in campionato e si candida fortemente per un posto da titolare, anche perché il suo ingresso ad Anfield all’andata è coinciso con il finale in crescendo che ha portato Dzeko e Perotti a riaccendere le speranze. A centrocampo invece la la presenza di Kevin Strootman è a forte rischio: l’olandese si allena a parte e con tutta probabilità dovrà saltare la semifinale di ritorno.
Dunque, Di Francesco tornerà all’antico, con il riutilizzo del 4-3-3 messo in soffitta dopo l’esperimento 3-4-1-2 che tanto bene ha fatto con il Barcellona ma che non ha pagato i dividendi a Liverpool. Davanti ad Alisson in porta, Florenzi giocherà a destra, con Kolarov a sinistra e la coppia centrale formata da Manolas e Fazio; a centrocampo, detto dell’assenza molto probabile di Strootman, ci sarà Lorenzo Pellegrini a completare la cerniera insieme a De Rossi ed a Nainggolan. In attacco infine, Schick è per ora favorito su Under per il posto di ala destra, così come El Shaarawy è in vantaggio su Perotti per la corsia di sinistra – l’argentino è ancora alle prese con problemi fisici -, ai lati del terminale offensivo Edin Dzeko.