La 35esima giornata di A si apre allo stadio Olimpico. La Roma, nel primo dei due anticipi, ospita il Chievo Verona. Fischio d'inizio alle 18, direzione affidata a Calvarese. La capitale è in fermento, mercoledì è infatti in programma il ritorno di coppa con il Liverpool. Si riparte dal 5-2 in rosso di Anfield, una montagna da scalare per la truppa italiana. Difficile ipotizzare un secondo miracolo sportivo, aldilà di sogni e dichiarazioni di circostanza. Di Francesco, stritolato nella morsa di Champions e campionato, non deve perdere contatto con la realtà e sciogliere un quesito alla volta. Battere il Chievo è fondamentale, per ritrovare subito il feeling con il successo e per blindare la terza piazza dall'assalto di Lazio e Inter. Sulla carta, fermata favorevole alla Roma, doveroso approfittarne. 

Il Chievo è di contro in un pessimo momento. Due sconfitte e due pari nelle ultime quattro, cenni di risveglio contro l'Inter. KO di misura - 1-2 - non certo meritato. Dopo anni di tranquillità, la paura torna a far capolino dalle parti di Verona. Sono solo due le lunghezze di margine sulla Spal, 31 i punti all'attivo, gli stessi del Crotone. Il Chievo non può permettersi alcuna leggerezza, deve racimolare ovunque quel che manca per mantenere la categoria.  

Roma 

Quasi certo un ragionato turnover nell'undici di casa. Il tecnico non può disporre del lungodegente Karsdorp, di Defrel, Perotti e Strootman. Dzeko è il terminale d'attacco, nel 4-3-3 romano gli esterni offensivi sono El Shaarawy e Schick, con il secondo leggermente favorito su Under. Gonalons insidia De Rossi, Pellegrini e Nainggolan le due mezzali. Fazio e Manolas blindano la porta di Alisson, Bruno Peres e Kolarov presidiano le corsie. 

"Prima c'è il Chievo, poi il Liverpool. Ma qualsiasi cosa prendetevela con me ma lasciamo lavorare la squadra. La crescita dell'ambiente e della squadra passa nel considerare tutte le gare allo stesso modo. Quella col Chievo è una gara che non possiamo proprio sbagliare", le parole di Di Francesco.

Chievo 

Maran ha una margherita di scelta piuttosto ampia, persiste qualche dubbio. Stepinski si gioca la maglia con Pucciarelli, nel mezzo sono in tre in corsa per l'ultima casella. Depaoli ha un'incollatura di margine su Castro e Bastien. Rigoni e Giaccherini rifiniscono il pacchetto di centrocampo. Radovanovic protegge la linea di difesa, Bani e Tomovic oscurano Sorrentino. I laterali bassi sono Cacciatore e Jaroszynski. Inglese la punta di riferimento. 

Sarà una gara difficile, però crediamo nelle nostre potenzialità e in un risultato positivo. Ci siamo andati vicino con Inter, Napoli e Milan e a forza di avvicinarsi al bersaglio prima o poi ci si prende. Ho fiducia in quello che sta esprimendo la squadra, le prestazioni e l'atteggiamento sono positivi. Giocheremo contro una grande squadra ma abbiamo grande fiducia. Attraverso la sicurezza e la mentalità si fanno cose buone: dobbiamo liberare la mente nei momenti topici e capitalizzare quello che creiamo", le considerazioni di Maran.