Sbarca ad Anfield la Roma di Eusebio Di Francesco. Semifinale d'andata, 90 minuti per colorare il sogno europeo. Dopo l'impresa titanica costruita nel precedente confronto con il Barcellona, la compagine capitolina insegue una conferma per dare adito a speranze fin qui sopite sotto la scure del realismo. Nel week-end in archivio, successo esterno sul campo della Spal, terzo posto confermato. L'ex guida del Sassuolo gioca a due tavoli, opta per un consistente turnover, evita rischi evidenti lungo la via.
L'approdo all'atto ultimo passa per una partita di spessore in terra inglese. Di Francesco ben conosce la forza del Liverpool, in grado di stroncare in mezzora circa il City di Guardiola. Reggere l'urto è fondamentale, sfruttare eventuali aperture in rosso doveroso. "Loro hanno dimostrato che sanno più di tutti verticalizzare con immediatezza. Un palleggio esasperato potrebbe facilitare la loro pressione. Noi veniamo qui per sfruttare le loro lacune, fare il loro calcio". In conferenza, il tecnico sottolinea le difficoltà dell'incontro, ma al contempo esalta la crescita della sua squadra.
In rampa di lancio la difesa tre - arma già utilizzata all'Olimpico per disinnescare Messi e compagni - con Juan Jesus al fianco di Manolas e Fazio. Di copertura sono anche gli esterni, in fase di non possesso è 5-3-2, con Florenzi e Kolarov bassi. I due non possono però rinunciare alla fase di spinta, avere uno sbocco laterale è di vitale importanza per far rifiatare l'intero pacchetto arretrato. De Rossi e Strootman si spartiscono i compiti in mediana, Nainggolan è battitore libero, gioca nei pressi di Under, alle spalle del totem Dzeko.
L'unico indisponibile è Defrel, tante le carte da utilizzare a partita in corso. Perotti e El Shaarawy partono dalla panchina, come Schick, finalmente a segno con la Spal.
Fischio d'inizio alle 20.45, dirige il tedesco Brych.
Questo l'undici ospite
Alisson; Juan, Fazio, Manolas; Florenzi, Strootman, De Rossi, Kolarov; Under, Nainggolan; Dzeko