Quando due delle squadre in cui hai militato si affrontano in una semifinale di Champions League, è sempre difficile parteggiare in maniera così netta. Tranne se sei sempre stato tifoso di una delle due fin da bambino, compiendoci i primi passi sportivi. E' la storia di Alberto Aquilani, centrocampista svezzato dalla Roma ed approdato al Liverpool dopo una lunga parentesi a casa propria. Intervistato in esclusiva a La Gazzetta dello Sport, Aquilani ha inevitabilmente parlato della sfida di Champions: "Sono nato il 7 luglio 1984, cioè due mesi dopo quella maledetta finale di Coppa dei Campioni persa ai rigori all’Olimpico. E l’ho sentita raccontare così tante volte che ormai mi sembra di essere nato proprio quel giorno".

In seguito, Aquilani ha subito fatto capire per chi tiferà domani: "Tifo Roma. Però occhio: Klopp è bravo a curare anche la fase difensiva, anche se la vera forza è l’attacco: sono potenti e veloci. Detto questo, secondo me la Roma ha pescato bene: con Real Madrid e Bayern Monaco sarebbe stata peggio. Questo è un treno che i giallorossi non si possono lasciare scappare; non bisogna sbagliare niente. Come organizzazione la squadra di Di Francesco è superiore. Il mister io lo conosco perché l’ho avuto al Sassuolo: prepara le partite in modo maniacale. Con quel nuovo modulo contro il Barcellona mi ha sorpreso, in passato faceva più fatica a cambiare. Ma vedrete che quando rimetterà le cose a posto tornerà al 4-3-3, anche se col Barcellona è stato fatto qualcosa di straordinario".

Il centrocampista ex Las Palmas ha poi riflettuto sui possibili rimpianti romanisti: "Solo i troppi infortuni. Certo, avevo pensato di non andare mai via come Totti e De Rossi, anche perché prima del Liverpool mi avevano cercato anche società più blasonate ed erano state sempre respinte, ma poi c’era bisogno di vendere e capii che il mio tempo era finito". In ultimo, Aquilani ha parlato della differenza tra le due tifoserie: "Credo che la Sud non sia più come quella di qualche anno fa, ma se fosse attaccata al campo come la Kop, penso che sarebbe superiore" conclude Aquilani.