Serviva un’altra vittoria per restare in marcia verso la top four, indipendentemente dal gioco espresso in un periodo molto intenso dal punto di vista degli impegni di calendario. La Roma batte il Genoa per 2-1 all’Olimpico al termine di un match che senza dubbio non lascia Eusebio Di Francesco completamente soddisfatto dal punto di vista della prestazione, ma che permette ai giallorossi di riscavalcare l’Inter e stabilirsi a braccetto con i cugini della Lazio al terzo posto.
“Abbiamo avuto la palla per chiuderla invece l’abbiamo riaperta perché a volte siamo un po' masochisti. Avevamo la gara in mano, invece abbiamo sofferto fino alla fine perché abbiamo pensato un po’ alla prossima gara” ha commentato il tecnico nel post partita, riferendosi al fatto che l’ambiente è già in fibrillazione per l’avvicinarsi della semifinale di Champions League contro il Liverpool in programma fra il 24 aprile ed il 2 maggio. Infatti la sfida con il Grifone – in versione rimaneggiata, così come i padroni di casa - è a due facce: il primo tempo di buon livello, con Cengiz Under a firmare il goal dell’1-0 al 17’ e con la Roma a gestire il possesso, senza affondare il colpo. Nella ripresa poi, il pressing giallorosso si alza ed il Genoa va in affanno: è Zukanovic a deviare nella propria porta un calcio d’angolo dalla destra; da qui però i romanisti spengono il motore e comincia la sofferenza. Gerson perde un pallone sanguinoso a centrocampo, spianando la strada a Pandev, che può servire Lapadula in campo aperto per il goal che riapre i conti; i rischi si susseguono e nascono sempre da errori in appoggio in fase di impostazione, anche se Alisson di vere e proprie parate non ne deve compiere. Nel finale è ancora la Roma a provarci, ma a Florenzi e Dzeko manca il killer instinct per chiudere ogni discorso.
Al triplice fischio dunque Di Francesco può festeggiare il nuovo sorpasso ai danni dell’Inter – dopo il 4-0 dei nerazzurri al Cagliari martedì -, tornando al terzo posto a quota 64 punti, seppur in coabitazione con la Lazio, vittoriosa a Firenze in una gara pazzesca; ora il calendario propone la trasferta di Ferrara in casa della Spal sabato alle 15, prima dell’appuntamento di Anfield con il Liverpool, che i tifosi aspettano da quel famoso e lontano 30 maggio 1984.