La Roma si prepara a vivere un'altra grande nottata europea. O meglio, l'eliminazione dalla Champions League, in questo ritorno dei quarti di finale contro il Barcellona, sempre più vicina che mai. Il 4-1 del Camp Nou di settimana scorsa ha lasciato una sensazione di superiorità netta in generale dei blaugrana, peraltro in una loro serata non eccellente, nonostante una prestazione ottimale degli ospiti. Proprio dal confronto in terra spagnola è partito Radja Nainggolan durante la conferenza stampa di oggi, in cui ha accompagnato il proprio allenatore, come riportato dal sito ufficiale del club capitolino: "È stata una grande partita da parte nostra. Siamo stati un po’ sfortunati, ma la prestazione è stata buona, ora abbiamo il ritorno e speriamo di poter fare una bella partita, con la speranza di poter ottenere qualcosa di importante. Non dobbiamo pensare al passato ma a domani: dipende da noi, da come entreremo in campo, da quanto saremo concentrati, da quanti errori commetteremo".
In generale, nonostante il proprio valore, il centrocampista belga non può che apparire un eterno incompiuto. Le grandi doti messe in mostra in Serie A sin dai tempi del Cagliari non hanno mai trovato un compimento adatto, visto che non ha mai vinto alcun titolo rilevante. Il suo pensiero a riguardo però è tutt'altro che arrendevole: "Fino a oggi è così, non ho mai vinto niente, ma chi mi conosce sa che ho sempre giocato per vincere. A volte preferisco prendere una via difficile, sarebbe facile andare in una squadra vincente per vincere. Per me conta essere protagonista di un progetto importante e giocare per vincere con la squadra che non è favorita. Ho scelto questa piazza anche per quello, è una piazza importante, ma prima o poi bisogna vincere. Una piazza come Roma merita di vincere".
Tornando a ciò che conta di più, cioè quel sogno di accesso alle semifinali... "La percentuale non la so", meglio non sbilanciarsi. Però non bisogna dimenticare che, con una maggiora cattiveria e precisione nelle due aree di rigore, in queste circostanze bastano un paio di circostanze favorevoli per compiere un vero e proprio miracolo: "Di occasioni ne abbiamo avute all’andata. Ne abbiamo avute tante anche con la Fiorentina ma bisogna concretizzarle. Dipenderà da noi, dobbiamo essere più cattivi sotto porta. Come andrà la partita si vedrà, noi entreremo con la convinzione di poter far male anche a una grande squadra come il Barcellona".
Il giocatore è stato il grande assente per la propria squadra all'andata: in quel del Dall'Ara, nella precedente giornata di campionato, aveva infatti rimediato un infortunio. Adesso però le gambe sono tornate a spingere e lui è pronto per cambiare il volto della propria fazione: "Prima della partita di Bologna ero vicino al 100%, poi ho avuto questo problemino che mi ha dato un po’ di fastidio. Ho saltato l’andata ma giorno dopo giorno va sempre meglio. Io vorrei giocare sempre, anche con i dolorini. Contro il Barcellona non avrei potuto spingere al massimo, ho lasciato spazio a chi stava meglio e poteva dare di più. Ho pensato a recuperare e ora sto meglio".
In chiusura, il Ninja rimane vago sulla considerazione di se stesso: è o non è all'altezza dei catalani, una delle migliori squadre del pianeta? "Non lo so, ogni squadra è costruita attorno alle caratteristiche dei giocatori che ha. Io nel mio piccolo ho sempre dato il massimo, cercando di migliorarmi sempre, partita dopo partita, allenamento dopo allenamento e non tocca a me dirlo". Rimane però solo un dato di fatto, nella sua ottica: "Già giocare questa partita è un sogno da bambino".