"È stata sicuramente una settimana particolare, la scomparsa di Astori è stata un duro colpo. Ha fatto riflettere tutti, ha creato un'emozione incredibile riuscendo ad unire in un sentimento comune il mondo del pallone". Come riportato dal sito ufficiale dell'Atalanta, non poteva che iniziare così, con un pensiero per una tragedia dall'impatto incredibile su tutti gli appassionati di Serie A e di calcio in generale, la conferenza stampa di Gian Piero Gasperini alla vigilia della 28esima giornata, quella che contrapporrà i suoi orobici al Bologna in trasferta. Purtroppo però bisogna andare oltre, e il mister lo sa bene.
La Dea, eliminata da tutte le competizioni aggiuntive rispetto al campionato, ha avuto un po' di riposo in più proprio in virtù dello slittamento dello scorso turno. Ora inizia il tour de force per inseguire quel sogno che si chiamerebbe seconda qualificazione in Europa League consecutiva. Il calendario nel futuro prossimo è però ostico, e bisogna iniziare bene già da domani: "Affrontiamo un'ottima squadra con dei valori importanti: questa per noi è la prima di tre trasferte di fila e vogliamo giocarcela al meglio delle nostre possibilità. Tredici partite sono tante, nessuna in questo momento è decisiva ma saranno tutte importanti e andranno giocate con grande attenzione e concentrazione. L'ideale sarebbe trovare continuità. È ancora molto lunga, non è ancora il momento di fare tabelle: bisogna giocare una partita per volta al massimo. Le vittorie si ottengono tramite le prestazioni e sono quelle che noi dobbiamo cercare prima di tutto".
Proseguendo con le dichiarazioni riportate invece dall'Eco di Bergamo, il mister ha toccato una questione più strettamente tattica prima della vigilia, quella del centravanti "pesante" che sembra esser diventato una soluzione un po' problematica per la squadra. Questa la sua risposta in merito: "Non capisco la questione dell’attacco senza prime punte, perché nemmeno Petagna e Cornelius sono centravanti classici. Si esprimono meglio fuori dall’area di rigore, anche se hanno caratteristiche per entrarci". Riguardo il trio offensivo di domani, l'ex Genoa preferisce non sbilanciarsi: "Abbiamo cinque attaccanti intercambiabili, a parte Barrow hanno giocato tutti da titolare. Cornelius un po’ meno, ma ha avuto le sue occasioni".
In conclusione, sempre riguardo l'attacco, questa stagione è stata nettamente in calo per Alejandro Gomez, leader tecnico nonché capitano dei nerazzurri che chiaramente hanno risentito un po' di questa sua flessione. Forse l'argentino ha sofferto un po' il triplo impegno: ora che c'è solo il campionato, però, le attenuanti sono finite... "Gomez ha avuto delle vicissitudini e non ha potuto avere la stessa continuità in termini di assist, gol e occasioni create rispetto alla scorsa stagione. Se fossero entrate le palle con Borussia Dortmund e Juve ora parleremmo d’altro. Ci serve il miglior Papu, ma comunque dal punto di vista tecnico per noi è imprescindibile".