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Di Francesco: “Schick può partire dal primo minuto contro il Milan”

Il tecnico della Roma sembra pronto a lanciare dall’inizio l’ex Sampdoria contro i rossoneri

Di Francesco: “Schick può partire dal primo minuto contro il Milan”
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Di Francesco Nasato

La Roma deve subito mettere da parte la partita dai due volti giocata in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. O meglio, ripartire da un primo tempo molto convincente, evitando cali nella ripresa che anche contro un Milan in un periodo positivo potrebbero essere decisivi in senso negativo. La gara contro i rossoneri è importante anche per la classifica, serve evitare di accorciare i distacchi tra la zona Champions e chi insegue.

In conferenza stampa, Di Francesco parla subito di Schick e della possibilità concreta di vederlo in campo da titolare contro i rossoneri: “I giocatori sono tutti pronti, ieri si sono allenati tutti. Le scelte le farò stasera. Schick potrebbe giocare dall'inizio. Nella turnazione ci potrebbe essere qualcuno che gioca e altri no, a prescindere dai senatori, come ho sempre fatto. Schick potrebbe giocare dall'inizio. Voi spesso mi chiedete di Schick quando la squadra perde, è un giocatore forte e importante, come lo è Edin Dzeko. Loro possono essere i centravanti di questa squadra, Defrel è un pochino più un jolly, può giocare dietro la punta o sull’esterno. È più facile che giochi uno tra Dzeko e Schick e non entrambi. Adesso i margini di errore si devono limitare. In campionato dobbiamo volere fortemente il terzo posto e in Champions dobbiamo passare il turno. Momento importante. Il Milan ha un'ottima rosa e Gattuso la sta sfruttando al meglio. Ha una buona organizzazione e credo che il 4-3-3 esalti i propri giocatori. Complimenti a Rino”.

Si parla poi di Nainggolan e della condizione fisica generale della squadra: “Radja nell’ultimo periodo ha avuto qualche problemino ad un polpaccio, superato questo parlo di qualche numero. L’analisi dell’ultima gara dice che quella con lo Shakhtar è stata una delle migliori prestazioni di Nainggolan a livello fisico. Dal punto di vista fisico è in crescita, come lo è il resto della squadra. Voglio che la Roma faccia del suo meglio. Io alleno la Roma dove l'importante è il lavoro di squadra. Mi interessa l'obiettivo finale. 4-3-3 o 4-2-3-1 l'atteggiamento mentale è determinante. Nainggolan può tornare a essere il giocatore che conosciamo, al di fuori di gol”. Ultima considerazione sulla scelta di mandare El Shaarawy in tribuna in Champions League: “Avevo bisogno di due difensori viste le condizioni di Florenzi. Non l’ho fatto volentieri, ma ho dovuto fare una scelta. Ho parlato con Stephan, deve ritrovarsi, tornerà un giocatore importante. È una scelta che mi dispiace, l’ho fatta ed è tecnica. Inutile nascondersi”.

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni