"Ormai sono pronto al calcio italiano, non mi sento più abbandonato". Così inizia Alisson nell'intervista rilasciata per la Gazzetta dello Sport, nell'inserto settimanale Sport Week. Portiere che l'anno scorso era alle spalle di Szczesny, l'estremo difensore della Selecao, in questa stagione si sta rivelando un ottimo giocatore.
Utilizzato come riserva dalla Roma nello scorso anno, il brasiliano si è quasi sentito abbandonato dalla propria squadra: "Un po' mi sono sentito solo, certo, ma ho avuto la possibilità di passare più tempo con mia moglie. Un mese dopo l’arrivo a Roma, lei era incinta. E così ho pensato meno alle cose che andavano male. Nonostante tutto ho lavorato e imparato tanto - continua Alisson - anche insieme a un portiere grandissimo come Szczesny: quando sono arrivato a Roma ero pronto come calciatore, adesso sono pronto anche per il calcio italiano. "
Il giovane portiere racconta anche della sua vita sociale, al di là di quella calcistica: "Come ho conosciuto mia moglie? Suo papà è un tifoso dell’Internacional e la portava allo stadio sin da quando aveva un anno. Abbiamo un amico in comune: lei è andata allo stadio con lui e così l’ho conosciuta. Abbiamo parlato un po’ e poi più nulla. Mesi dopo ci siamo incontrati nuovamente e ci siamo scambiati i numeri di telefono. È successo cinque anni fa e, da allora, le sono stato accanto negli anni in cui studiava all’università, mi piaceva il fatto di essere diverso in questo. E poi, se sto male a casa, è più utile avere un medico che non una modella! Per seguirmi, Natalia ha lasciato il Brasile cinque mesi dopo essersi laureata: un gesto che per me ha un valore enorme dopo tanti anni di studio. Posso andare molto più avanti con l’aiuto di una donna così speciale. Poi è una mamma bravissima con Helena."
Sul soprannome "O Goleiro Gato" cioè "Il portiere figo", Alisson racconta un aneddoto simpatico avvenuto dopo la vittoria del campionato Gaucho: "Una volta in Brasile ha dovuto parare anche mia moglie perché io non mi sono accorto di nulla. Avevamo appena vinto il campionato Gaucho e siamo andati in un ristorante a festeggiare con i compagni e le famiglie. All’ingresso c’erano tanti tifosi e alcune ragazze mi hanno toccato il sedere: lei parava togliendo le mani di tutte!"
Infine, l'estremo difensore giallorosso commenta il futuro match di Champions, contro lo Shaktar: “Sarà una partita dura tra due squadre che vogliono vincere e che hanno qualità. Nello Shakhtar ci sono miei connazionali che conosco e la squadra ha le caratteristiche del calcio brasiliano. Per esempio, con Taison siamo cresciuti nel settore giovanile e con Fred abbiamo proprio giocato insieme in prima squadra."