Si è conclusa da poco la 24esima giornata del campionato di Serie A. Posticipo delle 20:45 piuttosto godibile all'Olimpico, con la Roma che ha schiantato il Benevento (risultato finale di 5-2) solo nella ripresa, dopo una prima frazione piuttosto equilibrata, in cui gli Stregoni avevano offerto una prestazione di grande qualità e quantità. Tuttavia i valori dei padroni di casa sono venuti fuori, e nel finale ha trovato il gol anche Gregoire Defrel, che ai microfoni di Premium Sport ha rilasciato delle dichiarazioni dopo la sua prima gara in rete in campionato, come riportato da TuttoMercatoWeb: "Sono contento per i tre punti e per il fatto che abbiamo segnato tanto, visto che si parlava molto dei pochi gol segnati. Nel primo tempo ci abbiamo messo tanto a entrare in gara, abbiamo fatto fatica, per fortuna siamo riusciti a vincere. Il gol? Ho chiesto di calciare il rigore e i compagni me lo hanno lasciato tirare. Per me a livello mentale era importante".

Il giocatore poi si sofferma sull'uomo partita di oggi, Cengiz Under, e sulla corsa per il posto in Champions League con la concorrenza di Inter e Lazio che viene definita così dal giocatore: "Under è un grande calciatore, gli auguro di segnare tanti gol. Ho fatto per anni la prima punta, ma mi trovo molto bene anche sulla fascia o come seconda punta. Mi metto a disposizione della squadra e del mister. Inter e Lazio sono due squadre forti, metterei la Lazio davanti perché gioca molto bene a pallone. Ma noi vogliamo finire davanti a tutte e due, soprattutto alla Lazio".

Ha parlato anche Eusebio Di Francesco, il tecnico dei romanisti, riguardo una squadra che finalmente è tornata a segnare: "Io per quello che riguarda la qualità del gioco, in altre occasioni, magari non ci è capitato come oggi o come a Verona con continuità, ma abbiamo veramente creato tanto ma non realizzato molto. Oggi abbiamo avuto delle difficoltà magari anche perchè sbagliavamo i tempi di pressione. Nel secondo tempo cambiando qualcosina la squadra si è anche districata meglio".

Oggi magari il successo è stato più legato a delle giocate dei singoli rispetto che alla coralità però: "Mi viene da sorridere quando si parla di individuali, tante grandi squadre vincono con i colpi dei singoli. La Juventus ha vinto - l'allenatore fa riferimento all'anticipo di venerdì in cui i bianconeri hanno battuto la Fiorentina, ndr - col primo tiro in porta, di Bernardeschi. Spesso noi abbiamo il dominio del gioco, ora iniziamo a concretizzare come squadra. Avevamo delle partite che eravamo obbligati a vincere, le abbiamo vinte e sono contento perchè non è mai facile".

Nell'intervallo l'ex Sassuolo ha precedentemente detto di aver attuato dei cambiamenti, che qui approfondisce:"Devo dire che ho cambiato anche qualcosina perchè giocando col trequartista, con determinati concetti dove non ci siamo mossi bene in fase offensiva con Perotti che si apriva troppo sulla corsia, nel secondo tempo riportando Diego nella sua zona di competenza la squadra si è mossa meglio. Tante volte andiamo spesso al cross ma poco palla a terra: a me piace anche una squadra che sa muoversi, come si dice in gergo, palla avanti palla indietro anche sulle fasce".

Oggi è stata la grande giornata di Cengiz Under, un mancino puro impressionante per la sua qualità anche nel cross col destro: "A volte Under fa delle cose assurde col destro, sta lavorando un po' a livello individuale, anche per quelle che sono le mie idee, per 10-15 minuti da solo. Gioca a destra per rientrare sul sinistro, ma trova bene il fondo anche col destro".

Invece, nonostante la rete di oggi, sembra che la squadra non si riconosca pienamente in Edin Dzeko, ancora una volta non completamente sembrato al centro degli schemi: "Non mi piace tornare sui numeri, ma credo che sia dopo Dybala il giocatore che calcia di più nel campionato: le situazioni che ha avuto oggi sono state due o tre importanti. Sicuramente è mancato un po' in cattiveria, ma non è poco in Serie A. Io voglio metterlo nelle condizioni, ho cercato di cambiare il sistema di gioco per facilitare i suoi movimenti e devo dire che lui ha partecipato di più, poi i gol arriveranno. Poi c'è solo una cosa da fare: deve lavorare di più per la squadra e la svolta arriverà".

Infine, una chiosa sul 4-2-3-1: "Oggi è stato dettato dalle assenze, nell'altra partita è stata una scelta legata a spostare qualcosa nella testa dei miei giocatori. Magari gli attaccanti pensano di essere un po' da soli e fanno un po' il lamentino. In questo momento è come se giocassero un triangolo a tre un po' differente, per avvicinare Nainggolan - oggi anche Defrel - nel fraseggio con gli attaccanti e devo dire che questo ci sta aiutando".