24esima di Serie A, la Roma vince ancora, ancora nel segno di Cengiz Under. Stavolta però i giallorossi, rispetto alla sfida di settimana scorsa in cui il turco aveva firmato un sobrio 1-0 sull'Hellas, hanno incontrato qualche difficoltà in più, per merito di un grande Benevento nel primo tempo dell'Olimpico. La qualità dei capitolini, con calma, è però venuta fuori proprio nel segno del turco, autore dell'assist per il gol della rimonta di Dzeko e poi di una splendida doppietta, prima delle due reti che nel finale hanno delineato un pirotecnico 5-2 come risultato finale. Così gli odierni ospiti rimangono sempre più ultimi, dall'altro lato invece è riagganciata la zona-Champions. Di seguito la cronaca del match.

Per ciò che riguarda gli schieramenti iniziali, Eusebio Di Francesco opta per un 4-2-3-1. Davanti ad Alisson ci sono i terzini Florenzi e Kolarov ed i centrali, Fazio e Manolas. Gerson e Strootman fanno i mediani, mentre dietro all'unica punta Edin Dzeko ci sono Cengiz Under, Perotti ed El Shaarawy. La risposta di Roberto De Zerbi è schierata con lo stesso modulo e vede il portiere Puggioni difeso da Venuti, Djimsiti, Costa e Letizia. Sandro fa coppia con Viola a centrocampo, sulla trequarti spazio a D'Alessandro, Brignola e Djuricic. Guilherme falso nueve.

L'approccio alla gara da parte dei giallorossi locali è tutt'altro che convincente ed anzi, finisce per compromettere le operazioni; gli ospiti invece scelgono un 4-5-1 in fase difensiva (in cui Brignola va a fare la mezzala di fatto), ma senza rinunciare alla pressione ed alle ripartenze. Già dopo pochi secondi un grande lancio di Viola innesca D'Alessandro, ma l'azione non si sviluppa bene; tutt'altro risultato, al settimo di gioco, ha l'azione di Guilherme. Servito da Brignola, il brasiliano si muove verso la sinistra dell'area e, dopo una serie di finte, proprio col mancino calcia ad incrociare; la pressione di Manolas sporca il pallone, che si insacca però allo stesso modo nell'angolo più lontano, per l'1-0. Giusto premio per gli Stregoni, che dopo un quarto d'ora rischiano però dopo una grande azione, ultimata dal cross di Under per la testa di Dzeko e, soprattutto, la parata di Puggioni in tuffo alla propria destra.

In generale però i capitolini reagiscono molto bene allo svantaggio, tornando immediatamente concentrati e spingendo di fatto a testa bassa, anche a costo di rischiare qualcosina in più ai tanti velocisti avversari. Il tema ricorrente della partita diventa dunque più lineare, con i padroni di casa chiaramente dominanti: sugli sviluppi di una respinta dopo un calcio d'angolo, El Shaarawy calcia al volo di sinistro poco più avanti dalla lunetta, ma lo fa fuori bersaglio. Manca poco però al pareggio, che arriva con la firma di Federico Fazio: l'argentino domina il primo palo, sul traversone perfetto da fermo di Kolarov dalla sua fascia di competenza, e spedisce la sfera dove il portiere oppositore non può nulla, colpendo dritto per dritto. Il primo tempo si sviluppa secondo un sostanziale equilibrio nella seconda parte, senza grosse occasioni, tranne un tiro da posizione defilata ancora del Faraone: tutti a bere un tè caldo su un corretto parziale di 1-1.

La ripresa si apre su un ritmo piuttosto alto, con ovviamente la Lupa a caccia del gol che le porterebbe i tre punti e gli avversari certamente sulla difensiva, ma reggendo bene l'urto degli oppositori. Il tutto culmina un periodo di grande frenesia sia da un lato sia dall'altro, con poche vere palle gol ma un ritmo abbastanza coinvolgente. Ed è proprio Edin Dzeko a risolvere tutti i problemi, proprio con la testa: gran lancio a pescare l'arrivo di Under sul fondo ed il suo perfetto cross di destro scodellato pesca proprio il bosniaco, che impatta bene la sfera e spacca la porta per il 2-1, di fatto spaccando nella maniera più definitiva il confronto. Gli equilibri sono completamente distrutti ed adesso i giocatori in trasferta sono colpiti: siamo qualche secondo oltre l'ora di gioco, ma bastano altri due minuti per chiudere virtualmente la sfida.

Dzeko stavolta fa la verticale, trovando Perotti sulla sinistra dell'area ed il suo appoggio, un po' sporco, per il rimorchio di Cengiz Under che dopo l'assist trova pure il gol in maniera chirurgica, col sinistro, calciando sul primo palo. È chiaro che la partita abbia assunto una certa direzione: ancora il centravanti bosniaco ha una possibilità (ma la fallisce) di calare il poker, poco dopo il talento turco però libera ancora la sua classe. L'ex Basaksehir, dai 20-22 metri, calcia a giro di nuovo col piede buono e pesca l'angolo più lontano per il poker che pare aver ammazzato definitivamente i giochi. Tuttavia non è una giornata felicissima per la difesa qui di casa, che si concede un'altra pausa e concede il gol del definitivo 4-2 ad Enrico Brignola, che taglia bene sul cross del subentrato Lombardi e sorprende di nuovo Alisson. Sarà l'ultima vera emozione, prima che nel recupero a Gregoire Defrel, anche lui entrato dalla panchina, non verrà data la possibilità di calciare un rigore per fallo di mano di Djimsiti: il francese spiazza Puggioni e firma il 5-2 in pieno recupero. È davvero tutto.