Dal gol Champions ad un crollo apparentemente verticale. La stagione di Diego Perotti si era chiusa con il botto, il gol allo scadere che valse la qualificazione diretta alla Champions League contro il Genoa. Poi il buio. Il passaggio da Spalletti a Di Francesco, qualche problema fisico di troppo e pochissime prestazioni degne di tal nome, degne di quel furetto che lo scorso anno aveva strabiliato tutti e fatto grande la Roma. Il trequartista argentino è tornato a raccontarsi ai microfoni di un portale argentino, elcrackdeportivo, guardando alla stagione dei capitolini ed alla lotta campionato, nella quale non è coinvolta la sua squadra.
Queste le motivazioni: "Sfortunatamente abbiamo perso molti punti, abbiamo perso partite che l'anno scorso abbiamo portato a casa e siamo rimasti sorpresi perché pensavamo di avere delle possibilità inizialmente. Forse la stanchezza ci ha fatto perdere lucidità e abbassare il livello". Rispetto allo scorso anno la Roma ha perso l'imprevedibilità di Momo Salah, che in alcune partite poteva far saltare il banco con la sua rapidità. Manca l'egiziano, Perotti lo sottolinea così: "È un giocatore difficile da trovare, faceva molti gol e correva molto, aveva senso del movimento. Secondo me al Liverpool rimarrà poco, finiranno per portarlo via. Proviamo a far notare la sua assenza il meno possibile, anche se non è facile".
Chi invece continua a sorprendere è il Napoli di Maurizio Sarri. Il parere dell'attaccante argentino sulla crescita dei partenopei e sulla competitività per il campionato: "Per un paio d'anni non è stato in grado di spodestare la Juventus, ma sta facendo un buon calcio, difficile da vedere qui. Gioca un calcio tattico e fa gol belli. Hanno trovato regolarità ed è per questo che combattono corpo a corpo: riescono a vincere anche le partite difficili. Speriamo che cadano per poterci avvicinare. Il campionato? Sono rimasto sorpreso della caduta dell'Inter, è successo a noi ma ho pensato che i nerazzurri sarebbero durati più a lungo vista la rosa. Spero che queste squadre tornino, in modo che il campionato rimanga competitivo. Ho giocato in Spagna e tu sai che tutto è combattuto tra Barcellona e il Real Madrid".
Si torna a parlare della sua Roma. Uno dei motivi per sorridere in questa stagione è sicuramente la parentesi di Champions League, con i capitolini che si giocheranno l'accesso ai quarti di finale contro lo Shakhtar Donetsk: "Conosciamo le squadre, quando si tratta di giocare, si cambia forma a causa dell'importanza che viene data alla partita. La Champions è una competizione molto bella, non ho mai superato l'ottavo. Sarebbe molto bello passare il turno, sarà difficile perché dobbiamo andare in Ucraina e dobbiamo migliorare il nostro livello. Tra tutte le squadre che c'erano, forse lo Shakhtar è la compagine più abbordabile ma non sarà affatto facile".
Dalla Roma all'Argentina, con l'obiettivo Mondiale da centrare nei prossimi mesi: "Non lo so se ci sarò, ma io darò tutto me stesso fino all'ultimo momento per andare. Sarebbe un sogno giocare una Coppa del Mondo con la maglia dell'Argentina. So che è difficile, è la mia ultima occasione per la mia età. Ho avuto un momento difficile. Mi è stata data una possibilità e in questi mesi giocherò dando il meglio per la Roma. L'incontro con Sampaoli? È stato molto positivo, visto che sono venuti a parlare con noi, è stata una cosa molto buona e come giocatore la apprezzi, fino a qualche mese fa l'ho visto impossibile e ora l'allenatore della Nazionale è venuto a parlarmi, non so cosa succederà. Lascerò tutto per dare il meglio per il mio paese, ovviamente se andrà un altro o meno al posto mio lo deciderà il mister ma non sarà perché non ho dato tutto".
Ed infine, sulle possibilità di vittoria del Mondiale dell'albiceleste e sul ritorno in patria dopo la kermesse intercontinentale, la chiosa: "Il desiderio di essere Campione del mondo ci sarà sempre. Andare alla Coppa del Mondo con Messi, Aguero e Higuaín rende l'Argentina una seria candidata, avere Messi è un punto in più. Se tornerò al Boca?
Voglio giocare di nuovo al Boca. Per ora sto bene a Roma ma dopo voglio tornare in Argentina per cambiare la brutta immagine che ho lasciato".