La situazione di Bruno Peres è tutt’altro che rosea. Il brasiliano nell’ultimo periodo era già nell’occhio del ciclone per il suo rendimento in campo, giudicato pessimo dalla maggior parte di tifosi ed addetti ai lavori, ma ci ha messo del suo – in un momento decisamente delicato della stagione della sua squadra, la Roma – anche fuori dal campo: il ventisettenne ex-Toro, infatti, nella notte tra domenica e lunedi si è reso protagonista di un brutto incidente sulle strade della capitale. Alle prime luci del mattino (5.30 circa) Peres avrebbe perso il controllo della sua Lamborghini, andando a schiantarsi in zona Terme di Caracalla, all’altezza del palazzo della FAO. La polizia, arrivata sul posto per i rilievi del caso, ha registrato un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite consentito (2 g/l contro gli 0.5 di tetto massimo): il calciatore, illeso, è quindi stato denunciato penalmente per guida in stato di ebrezza, con conseguente ritiro della patente e multa per una cifra vicina agli 800 euro.
Sembra, però, che questa sia solo la punta dell’iceberg: la Roma, particolarmente attenta al codice etico dei propri tesserati dentro e fuori dal campo, ha subito contattato il brasiliano, chiamandolo a Trigoria ieri per un lavoro atletico personale, nella giornata che teoricamente sarebbe dovuta essere di riposo per tutta la squadra. Allenamento “punitivo” dunque, e non solo, i vertici giallorossi hanno già annunciato che l’ex-Torino non sarà convocato per la gara contro il Benevento. Dato che si tratta del secondo episodio del genere (nel novembre 2016 ad essere ridotta in rottami fu una Porsche), la dirigenza capitolina sembrerebbe aver perso definitivamente la pazienza e starebbe pensando ad una cessione. In alcuni paesi, come Russia e Brasile, infatti, il mercato è ancora aperto, e diverse squadre potrebbero essere interessate al terzino sudamericano. Già a gennaio Peres era stato molto vicino al Genoa ed ai portoghesi del Benfica, salvo poi decidere di rimanere a Trigoria per riconquistare il posto da titolare e la fiducia della gente. Sicuramente, unendo le sue prestazioni insofferenti in campo a questa nuova bravata, il tifoso medio non può che scagliarsi contro il numero 25, tra l’altro in un momento in cui la Roma (tornata alla vittoria, soffertissima, contro il Verona dopo sette gare di astinenza) avrebbe bisogno di tutto tranne che di un episodio spiacevole riguardante un proprio tesserato e ripreso dai media di tutta la nazione.