A Marassi è andata in scena una partita decisamente "sporca". Genoa ed Udinese infatti hanno uno stile di gioco molto simile e che potesse risultarne una partita bloccata e non partircolarmente spettacolare era prevedibile. I friulani probabilmente non meritavano la vittoria ma, prendendo in prestito le partite di Ballardini nel post partita, alcune volte il Grifone ha vinto partite che non meritava di vincere e in altri casi ha perso quando dei punti sarebbero stati più che giustificati. In questo caso, ci troviamo nella seconda circostanza. L'Udinese ha vinto grazie all'unica palla gol realmente creata, con il tiro di Behrami che è quasi sembrato essere teleguidato verso l'angolino basso. Sicuramente un successo del genere non può esaltare, perchè le zone d'ombra in casa bianconera restano, ma di certo allontana le critiche (almeno di quelli che chiedevano un ritorno al successo) e fa classifica, che è la cosa fondamentale, soprattutto nel calcio odierno.

Partendo dalle cose positive, la difesa ha confermato di essere ormai solida, sapendo soffrire anche in situazioni sfavorevoli e in dieci minuti. In avvio di gara Nuytinck ha scricchiolato, regalando una palla gol poi sprecata da Lapadula. Poi l'olandese è cresciuto, anche perchè per un mancino giocare a destra non è semplice. Andando a sinistra per coprire la perdita di Samir l'ex Anderlecht ha migliorato ulteriormente una prestazione già sufficiente. Salvifico Bizzarri, soprattutto con l'uscita spericolata alla mezz'ora con cui ha fermato sempre Lapadula, ormai involato verso la porta bianconera per un uno contro uno. Danilo sempre lucido, a differenza delle ultime partite. Fondamentale il rientro di Behrami, che è troppo importante non solo come schermo davanti la difesa. Lo svizzero ha anche quel minimo di qualità per far partire l'azione, sa come gestire gli spazi e, soprattutto, urla e richiama i compagni quando fanno un errore o quando ci sono dei movimenti inadatti, cosa che non ha nessun altro in squadra. In avanti importante l'ingresso di Maxi Lopez, che si muove pochissimo in campo, ma almeno un colpo di classe a partita lo regala e il gol è nato proprio da un sua idea. Non da buttare la prestazione di Lasagna, per quando l'ex Carpi non riesca a incidere, per un'ora di gioco è stato l'unico, nonostante la botta al piede faccia ancora male, a provare qualche scatto e qualche percussione offensiva. In crescita anche Pezzella, come sempre ottimo Stryger Larsen, da sufficienza anche Jankto, pur senza mostrare nulla di particolare (non era nemmeno partita adatta a lui, visto che gli spazi erano pochi).

Ci sono però diverse note stonate. Il primo tempo è stato totalmente sbagliato a livello di approccio. Che bisognasse lasciare che fosse il Genoa a giocare, per poterlo cogliere sbilanciato, si sapeva, però ci sono stati troppi errori in fase di impostazione e tanti passaggi semplici sbagliati. C'è stato un calo dei passaggi verso il portiere, ma è servita la strigliata di Oddo prima che succedesse. Non si può ovviamente non mettere tra le cose negative l'espulsione di Samir. Per quanto si possa discutere sulla bontà della decisione di Pairetto, è proprio il fallo in sè ad essere ingenuo e a far passare il brasiliano dalla parte del torto. Per quanto infatti fosse un contropiede genoano, la difesa friulana era schierata e la palla era tra i piedi di Pandev, non di un velocista. Si poteva gestire la situazione in modo più furbo. Può essere un'occasione per crescere per Samir. Scarso l'apporto di Fofana. Si è guadagnato la sufficienza per la volontà e il fiato che ha messo con la squadra in inferiorità numerica, ma palla al piede continua ad essere quasi dannoso. L'infortunio a tibia e perone, che ha ripercussioni anche dopo averlo smaltito, si fa ancora sentire. Il giocatore che però è veramente da bocciare è De Paul. Nullo nell'ora di gioco concessagli. Nessuno spunto, nessuna accelerazione e nessuna idea. L'argentino ha sbagliato partita, è stato sostituito e l'Udinese ha sbloccato la gara., Potrebbe essere una semplice coincidenza, ma Rod ha veramente inciso solo nella trasferta di Milano contro l'Inter, per il resto è un giocatore che deve ancora dimostrare le qualità che gli sono state riconosciute in passato.

Testa ora al Milan, per quello che è uno scontro diretto nella metà sinistra della graduatoria. L'Udinese non ha patemi di classifica e potrà giocare a mente sgombra, mentre i calciatori avranno un'occasione per mettersi in mostra contro una big. Possibile il recupero di qualche altro infortunato, sicuramente avranno più fiato Behrami e Barak (lasciato a riposo per un turno). Potrebbe anche esserci per il neoacquisto Zampano. Il Friuli è pronto ad accogliere il primo big match del 2018, contro un Milan che con Gattuso sta dando segnali di ripresa e promette guerra.

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.