Inizia male la già brutta settimana che avrebbe atteso la Roma dopo la sconfitta interna contro la Sampdoria di ieri sera. Il sito ufficiale dei giallorossi ha oggi infatti fatto il punto sulle condizioni di Patrik Schick, l'attaccante ceco giunto in estate per 42 milioni di euro ed ancora a secco in Serie A, anche a causa dei diversi problemi fisici che lo hanno visto protagonista passivo. Pure in questo caso, lo slavo ha sofferto di un problema muscolare. Ecco quanto riportato dal bollettino medico pubblico di oggi: "Patrik Schick è stato sottoposto ad accertamenti clinico-strumentali che hanno messo in evidenza postumi distrattivi nel terzo prossimale del muscolo retto femorale sinistro con quota di edema muscolo-fasciale"

Uno stop che si profila di 15-20 giorni ed un problema in più per Eusebio Di Francesco, che al contempo però ha appena recuperato Perotti nello stesso reparto. Sicuramente il numero 14, che ha già iniziato la propria riabilitazione, salterà le prossime due sfide di campionato contro Hellas Verona e Benevento, e potrebbe essere a disposizione già per la gara contro l'Udinese. Non sembra a rischio invece la sua presenza per la partita successiva, quella del 21 febbraio, valida per l'andata degli ottavi di finale di Champions League, in cui i capitolini se la vedranno con lo Shakhtar Donetsk.

In queste ultime concitate ore della finestra di mercato invernale dalle parti della capitale, pare che l'infortunio di Schick abbia avviato alcune riflessioni da parte della dirigenza riguardo la possibile cessione di Edin Dzeko al Chelsea. In caso di partenza del bosniaco, infatti, l'idea di Monchi sarebbe stata quella di andare a puntare su un esterno d'attacco proprio per lasciare più spazio all'ex Sampdoria, che però non sta dando garanzie sotto l'aspetto della disponibilità. Oltre a questo, i Blues non hanno ancora trovato l'accordo con l'entourage del bosniaco per quello che riguarda il contratto ed hanno iniziato dei contatti per portare a Stamford Bridge un'altra punta, Olivier Giroud. Sembra dunque che la trattativa che porterebbe la torre slava a Londra sia più vicina che mai al fallimento definitivo.